Libero Consorzio Enna: sindacato CSA non sottoscrive contratto collettivo decentrato integrativo normativo ed economico

L’Organizzazione Sindacale. C.S.A. (Coordinamento Sindacale Autonomo), organizzazione maggiormente rappresentativa e firmataria di contratto, nel prendere atto dell’approvazione del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo, Area livelli (parte normativa 2019-2021 – economica 2019), ritiene necessario e doveroso nei confronti dei propri iscritti e del personale dipendente del Libero Consorzio Comunale di Enna, esporre le ragioni che hanno indotto la stessa a esprimere il proprio totale dissenso in merito all’ipotesi di contratto sottoposta al vaglio sindacale.

La seduta di delegazione trattante del 18.12. 2019 è stata caratterizzata da un’inspiegabile fretta di certe sigle sindacali di approvare -seduta stante- la proposta di contratto decentrato normativo ed economico, portata al tavolo delle trattative dalla parte datoriale, senza, tuttavia, che si procedesse in tale sede ad un doveroso esame dei diversi istituti contrattuali, che, secondo il punto di vista di questa O.S., necessitavano di essere rimodulati e corretti.

Si è, per l’ennesima volta, ripetuto il mal vezzo di arrivare alla fine dell’anno per approvare un contratto già servito dall’Ente senza alcuna possibilità di svolgere una vera e propria contrattazione, neutralizzando, così, ogni prerogativa sindacale in merito.

Ma vi è di più! Giorno 12.12.2019, dopo aver avuto conoscenza dell’ipotesi di contratto predisposto dal datore di lavoro, ha prontamente inoltrato, a mezzo pec, al Commissario Straordinario ed al Segretario Generale puntuali e motivate proposte di modifica, che, tuttavia, parte datoriale e le sigle sindacali firmatarie, accomunate dall’impazienza di sottoscrivere tale contratto, non hanno minimamente ritenuto di prendere in esame.

Si riassumono di seguito le proposte di modifica a vari istituti contrattuali formulate dal CSA:
1)in merito all’indennità per specifiche responsabilità, dopo “la pesatura delle singole posizioni dovrà essere effettuata dai dirigenti di settore”, aggiungere “previa indicazione dei criteri nel contratto collettivo decentrato” con il chiaro intento di scongiurare modalità di “pesature” diseguali tra i diversi settori;
2)adottare apposito atto d’indirizzo circa le progressioni economiche all’interno della categoria da effettuare per l’anno 2020, individuando le somme da destinare all’istituto e procedendo dalle posizioni lavorative di categoria più bassa;
3)in merito all’indennità di funzione, destinata a remunerare le specifiche responsabilità del personale della Polizia Provinciale, con particolare riferimento alla figura del vice Comandante, eliminare la frase “per i casi di sostituzione del Comandante di Polizia Provinciale e rapportata ai periodi di effettiva sostituzione”, stante che detto incarico va remunerato con un’indennità fissa annuale, essendo espletato, ai sensi degli artt.11 e 12 del Reg. Speciale del Corpo di Polizia Provinciale, in via continuativa e non limitatamente ai soli casi di sostituzione del Comandante;
4)individuare gli altri soggetti appartenenti al suddetto Corpo cui attribuire l’indennità di funzione prevista dal CCNL di comparto (come da tabella prodotta), rilevando che il contratto integrativo, approvato il 18.12.2019, aveva irragionevolmente ed indiscriminatamente tagliato fuori, ad eccezione della figura apicale del Comandante, dalla percezione di tale benefico economico tutte gli altri appartenenti alla Polizia Provinciale, che, tuttavia, assolvono compiti meritevoli di essere ricompensati con tale indennità, con evidente, tra l’altro, disparità di trattamento rispetto ad altre categorie contrattuali (amministrativi, contabili, tecnici) destinatarie di altre forme di incentivi;
5)in merito, poi, all’indennità per servizio esterno rivedere il mortificante esiguo compenso (€.1,30 lordi giornalieri) riconosciuto al personale della Polizia Provinciale per remunerare un’attività che comporta seri rischi per la sicurezza personale;
6)riguardo alle particolari responsabilità del personale addetto ai servizi di protezione civile, appartenenti alle categorie B, C e D, dopo le parole “formalmente investito con atto amministrativo di quelle particolari funzioni” inserire “individuare preventivamente in un apposito atto regolamentare quali siano le particolari funzioni cui attribuire tale incentivo“;
7)riguardo, infine, allo stanziamento nel fondo per la produttività e l’efficienza dei servizi di una quota volta a finanziare le pp.oo. si faceva rilevare l’aperta violazione dell’art.15 del nuovo CCNL (ove si dispone, invece, che tale istituto dovrà essere finanziato con somme previste in bilancio), evidenziando la conseguente futura ed irreversibile diminuzione delle somme destinate alla costituzione del fondo in questione.

Pur non essendo oggetto di concertazione, questa O.S. coglieva, tuttavia, l’occasione per proporre la soppressione della dirigenza, evidenziando il notevole risparmio che ne deriverebbe per l’Ente, atteso che le tre figure dirigenziali in atto presenti comportano una spesa di circa €.348.000,00 (euro116.000,00 x 3 dirigenti), mentre la costituzione anche di 10 posizioni organizzative apicali, volte a compensare le responsabilità del personale di categoria “D” posto a capo dei servizi di nuova istituzione, comporterebbe un costo complessivo di circa €.150.000,00 con un risparmio netto €.198.000,00

Il confronto del CSA con la parte datoriale pubblica è stato, pertanto, del tutto inutile, tant’è vero che pure il rappresentante della CGIL, dopo aver sollevato condivisibili perplessità sull’andamento delle trattative, decideva di non risultare presente alla seduta, e, di conseguenza, le altre due sigle sindacali (CISL e UIL), inusualmente uniti, esprimevano incredibilmente voto favorevole all’approvazione del contratto decentrato, ammettendo candidamente di non aver neppure letto la proposta di contratto datoriale, mentre il CSA esprimeva motivato voto contrario, ritenendo altamente lesivo per tutti i lavoratori approvare un contratto unilateralmente predisposto dalla sola parte datoriale.

La Rappresentante Provinciale CSA
Angela Toscano