Calascibetta: elezioni alla Pro-Loco, nel 2019 ha gestito soldi pubblici per 102.000 €

Domenica 26 gennaio sono state rinnovate le cariche sociali della Pro Loco di Calascibetta attraverso una votazione che ha coinvolto gli oltre cento tesserati che la compongono.
Le elezioni sono state talmente movimentate che sembrava si stessero svolgendo le elezioni comunali, con un via vai continuo di persone e diversi capannelli di cittadini che chiacchieravano davanti il seggio soprattutto nelle ore di punta.
L’associazione nata nel 1977, normalmente organizza tutte le feste principali del Paese e promuove il territorio basando la sua attività quasi esclusivamente sui contributi comunali.
Nell’anno 2019 appena concluso ha gestito soldi pubblici per un ammontare complessivo di circa 102.000 Euro.
Di fatto è stata sempre apolitica ed ha sempre collaborato lealmente con tutte le amministrazioni che si sono susseguite nel tempo, compresa quella attuale.
Come racconta il Consigliere Salvo Dello Spedale “da diverse indiscrezioni sembra che in questa occasione la politica sia intervenuta in modo determinante per decidere le sorti del nuovo direttivo.
Si è attivato, già da due anni, una sorta di marchingegno per raggiungere un “controllo” diffuso delle tessere da parte di chi ha voluto sradicare il presidente precedente e chi lo fiancheggiava, sfiduciando in primis l’operato dell’assessore al ramo Speciale che è il bersaglio dell’operazione con il placet del Sindaco.
Il direttivo eletto è stato ampliato e portato ad undici unità: Bruno Mario (1989), Bruno Roberta, Caravello Francesca, Colianni Nives, D’Agristina Pietro, Dibilio Annamaria, Leonora Giuseppe (1948), Lombardo Adriana, Montalbano Mariangela, Savarino Sara, Serpotta Giuseppe.
Quasi sicuramente, tra qualche giorno, il direttivo eleggerà come Presidente Giuseppe Serpotta, sponsor attivo dell’attuale amministrazione sin dalla sua nascita, tutto ciò alimenta ulteriormente il sospetto che lo stratagemma fosse pensato e orchestrato da tempo.
Ma ciò che emerge ancor di più a chiari lettere, da un esame complessivo dei nominativi che compongono la nuova dirigenza e dal metodo violento da prima repubblica utilizzato, è la manovra sempre più preoccupante di occupazione della città e delle associazioni in essa presenti.
Tra gli eletti, infatti, si nota la forte presenza di connessioni parentali tra membri dell’amministrazione comunale e della maggioranza consiliare nella nuova Pro – Loco.
Saltano subito all’occhio i nominativi del padre e della fidanzata di un consigliere comunale, la sorella e la cugina di un assessore, ed infine la sorella di un altro assessore/consigliere comunale.
Si registra anche l’assenza totale di personaggi storici che hanno supportato le precedenti amministrazioni della Pro – Loco, risucchiati dal sistema balordo di voto utilizzato e dalla mancanza di elasticità da chi si è arroccato dietro alla forza dei numeri.
Adesso la domanda che in tanti si pongono è la seguente: ma è possibile che il Sindaco sia estraneo a questa vicenda?
Pare proprio di NO!
È risaputo, infatti, che nella giunta comunale vi è la presenza del cugino del sindaco che è l’artefice dell’operazione.
Quest’ultimo, noto per lo più per le assenze in Comune e la mancanza di impegno nel suo assessorato, ha coinvolto dapprima un altro assessore e un consigliere comunale, e successivamente parenti ed amici invitandoli a prendersi la tessera”.
“Se come pare – continua ad affermare il consigliere della Lega Salvo Dello Spedale – il sindaco non è estraneo all’operazione dobbiamo ipotizzare che avalla le smanie di potere e l’ossessione di “mettere le mani un pò ovunque sulla città” dei giovani sempre più monelli dell’amministrazione. Ciò determina comportamenti incresciosi e sempre più preoccupanti che non possono essere più tollerati dalla comunità Xibetana”.
“Prosegue – l’altro consigliere della Lega Carmelo Lo Vetri – non escludiamo l’ipotesi di portare l’argomento in consiglio comunale per sviluppare un dibattito costruttivo nell’aula preposta a farlo, affinché si metta, una volta per tutte, la parola fine ad episodi simili. Così facendo possiamo valutare politicamente, assieme a tutta la minoranza, le posizioni che verranno assunte dai consiglieri donna del PD, dal Presidente del consiglio che stranamente in questa occasione non ha fiancheggiato i compagni di cordata dei G.X. e dal consigliere Cacciato che nel suo discorso di insediamento ha criticato aspramente il modus operandi dei G.X.”.
La minoranza, dopo tutto questo polverone sollevato, vuole vederci chiaro e chiederà, presto e per iscritto, la rendicontazione dettagliata di tutti i soldi pubblici erogati alla Pro-Loco da parte dell’attuale amministrazione comunale fin dal suo insediamento.