Piazza Armerina: Whispers alla Villa del Casale “sussurri e grida” Stiate Tutti Sereni

”Whispers” in inglese significa ”sussurri”.
Whispers é perció anche il nome di quegli apparecchietti elettronici che tramite auricolari ”sussurrano” nelle orecchie dei turisti la descrizione del monumento da visitare, nel nostro caso la descrizione della Villa romana del Casale.

Il turista cosiddetto ”fai da te” che si reca autonomamente a visitare i mosaici puó decidere di noleggiare all’ingresso una audioguida disponibile in varie lingue, che una volta indossata gli sussurrerà, tramite degli auricolari, una descrizione piú o meno accurata dei pavimenti musivi piú belli del mondo.

Il turista in comitiva di viaggio organizzato sarà invece OBBLIGATO (a quanto si dice) a noleggiare un altro tipo di whisper ossia un auricolare wireless (senza fili) attraverso il quale tutti i visitatori di un gruppo organizzato potranno udire direttamente tramite head-set la voce della loro guida turistica che gli illustra le meraviglie dei vari ambienti della villa.

L’obbligo dell’acquisto di tale servizio aggiuntivo é stato stabilito da una recente determina dell’allora Direttrice del parco dott.ssa Giovanna Susan la quale statuí che a partire dal 1 Gennaio 2019, al fine di garantire un clima silenzioso e rispettoso all’interno della Villa romana e per evitare che le guide turistiche siano costrette a ”gridare” per farsi sentire da tutti i loro assistiti, tutti i gruppi organizzati in numero superiore a 10 unità dovevano attrezzarsi di sistemi di radioascolto di gruppo di tipo head-set così da evitare che all’interno del monumento si formi un clima ”da mercato” con tante grida delle varie guide turistiche costrette ad urlare ai loro gruppi disposti in fila lungo le anguste passerelle.

Il fine sarà anche stato nobile ma con questo provvedimento si è finito per far levitare il costo reale della visita ai mosaici perché i viaggi organizzati, cioé la quasi totalità dei viaggiatori che arrivano in autobus, sono costretti a dotarsi di questo apparecchietto elettronico prima ancora di passare dalla biglietteria.

L’esercizio commerciale piú vicino alla biglietteria, a pochi metri di distanza, é un servizio noleggio di sussurri, cioè di whispers, nonché di audioguide per i viaggiatori indipendenti.

A fornire questo servizio, reso obbligatorio per le comitive dalla Direzione museale, ed a svolgerlo in regime, praticamente, di monopolio, non é l’Ente Parco archeologico e non é il Museo della Villa Romana e non é un ufficio pubblico della Regione Sicilia e non é l’Assessorato regionale al turismo…
Il servizio non è neppure incluso nel costo del biglietto d’ingresso.
A fornire questo servizio é una ditta privata denominata StiamoTuttiSereni, alla quale é concesso il privilegio di poter insistere su una postazione affacciata sullo spiazzo antistante la biglietteria, spazio che é severamente vietato a qualunque altra attività commerciale.

Ora é davvero strano che la Direzione museale, prima abbia reso obbligatorio un servizio e poi non si sia chiesto chi potesse fornirlo (n.d.r.: non c’è -forse- l’obbligo di gara tramite il MEPA?).
In realtà la Direzione museale stessa avrebbe dovuto organizzare il servizio in proprio dotandosi di whispers che potessero essere noleggiati direttamente in biglietteria e consegnati alle comitive coevamente al biglietto.
Oppure avrebbe dovuto creare uno sportello apposito proprio accanto alla biglietteria e piú precisamente ”dopo” l’avvenuto acquisto dei tickets d’ingresso.
Questo è ció che accade in tutti i siti museali normali.
Ma alla Villa romana del Casale accadono cose strane e spesso incomprensibili.

Incomprensibili come il fatto che un SERVIZIO ESSENZIALE come quello della dotazione dei whispers alle comitive di dieci e piú elementi sia reso coattivo da una precisa disposizione del Direttore e poi sia attuato da una società privata che si trova fuori dalla zona museale, in una zona interdetta agli operatori commerciali ma con l’escamotage che tale società avrebbe trovato ospitalità dentro le mura di una struttura che la ex provincia (come?) ha dato in concessione ad un altro privato terzo, ed in tal modo si aggira grossolanamente il divieto di fare commerci nello spiazzo antistante la biglietteria.

A che titolo la società privata StateTuttiSereni esercita una funzione essenziale per conto della Regione come se fosse un dipendente regionale ma lo fa da privato ed autonomo esercente?
É normale che le comitive dopo aver acquistato i biglietti debbano uscire dall’ingresso della zona museale, andare a noleggiare i whispers in una zona che appartiene ad un altro ente amministrativo e poi rientrare nella zona museale?
Tante le anomalie in questa strana vicenda…

Il fatto che un soggetto privato sia divenuto, di fatto, il fornitore unico e, di fatto, monopolistico di un servizio essenziale richiesto da un ente regionale quale é il Parco archeologico museale di Piazza Armerina-Aidone, desta il forte sospetto che si stiano violando le regole del libero mercato, della libera concorrenza, della libertà di accesso al commercio da parte di tutti gli attori economici.
Nessun altro concorrente potrebbe infatti insediarsi in questo mercato perché non gli verrebbe mai autorizzata dalla Direzione museale una postazione in area utile alla vendita cioé nei paraggi della biglietteria, come ben sanno tutti quelli che hanno provato ad avvicinarsi alla zona biglietteria e che sono stati regolarmente fatti sloggiare spesso a suon di verbali e sanzioni.

Dunque il solo operatore che, fra tante anomalie si ritrova a noleggiare i sussurri (i whispers) in prossimità della biglietteria é appunto la ditta SiamoTuttiSereni, una società privata riferibile all’assessore Guida Turistico.

Forte di questo suo presidio esclusivo, Guida Turistico puó considerarsi una specie di estensione dell’Ente regionale, un privilegiato per vari ordini di ragioni ma soprattutto perché non avendo alcuna concorrenza svolge attività imprenditoriale ma, di fatto, senza rischio d’impresa: le comitive superiori a 10 unità o noleggiano i whispers da lui oppure rinunciano alla visita ai mosaici.
In teoria potrebbero anche portarsi i whispers da casa ma questo è ovviamente improbabile…

Come se non bastasse, un ulteriore ”regalo” per la ditta SiamoTuttiSereni, stabilito sempre in tempi molto recenti dalla direzione museale con provvedimento a firma sempre della Direttrice dott.ssa Giovanna Susan, é stato l’obbligo di una seconda guida turistica per tutti i gruppi organizzati superiori alle 30 unità, provvedimento molto impopolare e molto contestato da tutti i tour operators che facevano rilevare come in tal modo il costo effettivo della visita si aggravasse e non poco, visti i costi delle guide turistiche, non certo economici, se non talvolta proibitivi, stabiliti da esosi tariffari professionali regionali, costi che possono superare i trecento euro per mezza giornata durante i festivi ma che comunque gravitano sempre nell’orbita di un paio di centinaia di euro.

Basta fare due conti per vedere che per un autobus di 55 visitatori, tra spese di ingresso (550 euro), spese di parcheggio, spese di guide turistiche, spese di sussurri elettronici tramite head-sets .. si siano già abbondantemente superati i 1.000euro/autobus, di soli costi fissi di tipo ”impositivo” e questo di sicuro é già di per sé poco incoraggiante per qualunque tour-operator che ci deve pur ricavare un piccolo margine anche per se stesso…

Se si considera che Piazza Armerina é giá di per sé una destinazione delocalizzata rispetto ai grandi circuiti turistici regionali e raggiungerla comporta dei costi ulteriori di autisti, carburanti, assicurazioni ecc. si comprende facilmente come la Villa del Casale sia divenuta, a queste condizioni, una destinazione troppo onerosa e pertanto poco appetibile per gli operatori professionali.

Cosí i tour-operators hanno cominciato a prendere le distanze dalla Villa romana del Casale, specialmente nel 2019 dopo i due ”editti” Susan i quali, per una pura coincidenza, hanno finito per mettere il vento in poppa alla premiata ditta SiamoTuttiSereni.

Tutto ció, come si dice, é ”PURO GRASSO CHE COLA” per la SiamoTuttiSereni riferibile all’assessore Guida Turistico visto che la SiamoTuttiSereni oltre che monopolista naturale di sussurri (whispers) é anche un quasi monopolista di fatto di ”sussurratori” cioé di guide turistiche ed in tal veste occupa, ormai ”more dominico”, l’unico edificio che si trova tra il parcheggio e la villa romana, una graziosa costruzione in pietra, adiacente alla zona servizi, che é una postazione strategica naturale: baricentrica e dominante quasi nulla puó sfuggire alla vista da quel fortino e le Guide Turistiche di SiamoTuttiSereni presidiano con sguardo di lince quell’unico corridoio che accede dall’area commerciale/parcheggio su su fino alla zona biglietteria
Da una semplice analisi delle cose si capisce perché Guida Turistico abbia usato la sua attuale posizione istituzionale per indurre il consiglio comunale ad approvare una adesione ad un ente turistico distante come il Val di Noto.

Una joint venture quella tra Piazza Armerina e la Val di Noto, che sembrerebbe, assolutamente forzata ed innaturale che di fatto non ha portato e non porterà buoni frutti come é stato scientificamente dimostrato dalla flessione di quasi 49.000 ingressi nel solo 2019.
Guida Turistico sperava infatti che dalla Val di Noto giungessero carovane di autobus di turisti interessati a vedere i mosaici e giocoforza acquirenti dei servizi forniti in esclusiva dalla sua SiamoTuttiSereni ma qualcosa é andato storto e la strategia si é rivelata totalmente sbagliata.

A Guida Turistico poco importa se Piazza Armerina rimane tagliata fuori dai grandi flussi: non si vendono whispers a Piazza Armerina e le visite con richiesta di guide si contano al lumicino… ció che importa a Guida Turistico é che i grandi flussi vadano alla Villa del Casale a noleggiare i suoi sussurri elettronici ed i suoi sussurratori umani.

Concludendo: i sussurri (whispers) sono stati imposti da poco piú di un anno per evitare le grida all’interno della Villa romana e questa era forse cosa buona e giusta ma oggi si sentono tante grida di tutt’altro genere che si stanno specularmente levando nella città di Piazza Armerina, grida sorde gridate da tanti esercizi commerciali che lentamente muoiono e da parte di tanti concittadini che in questo clima di inarrestabile agonia terminale fanno le valigie ed emigrano.

Speranze tradite di imprenditori che avevano puntato tutto sul turismo convinti che il bene Unesco a pochi km dalla città avrebbe fatto inevitabilmente da traino ad un’economia prospera e virtuosa… i quali oggi invece si ritrovano a restituire le partite IVA dopo aver garbatamente levato le tende ed aver abbassato con amarezza le saracinesche delle proprie attività nelle quali avevano investito anni, quando non decenni, delle loro esistenze.

Adesso fatevi qualche domanda e datevi qualche risposta e mentre lo fate é importante che Stiate Tutti Sereni.