Atto aziendale Asp Enna, sindacati chiedono incontro con l’assessore regionale Razza

No al depotenziamento della sanità ad Enna, no a penalizzazioni a servizi produttivi e ad alta intensità assistenziale che sono essenziali per un territorio a rischio isolamento: le federazioni di categoria Fp Cgil, Fp Cisl e UilFpl provinciali chiedono l’indizione di un incontro tecnico con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, il sindaco di Enna nella qualità di presidente della conferenza dei sindaci e del direttore generale dell’Asp 4.
Tutto è contenuto in una lettera inviata, tra gli altri, all’Assessorato regionale nella quale si ripercorre quanto avvenuto in questi mesi a partire dalla presa d’atto delle variazioni intervenute sulla proposta di atto aziendale dell’Asp di Enna, in particolare per quanto riguarda il declassamento di alcune unità operative complesse, nonostante le stesse fossero soggette a verifica al trenta giugno del 2020.
Una linea, quella di un rinvio dell’ipotesi di immediata applicazione del nuovo Atto aziendale, che era stata condivisa da Asp e sindaci del territorio, al fine di scongiurare tagli ad alcuni servizi ospedalieri ad elevata intensità assistenziale e con fattori di produttività in crescita, in particolare la pediatria, oltre alla otorinolatringoiatria e la dermatologia. Di fatto però questo non è bastato a scongiurare che si proseguisse sulla medesima linea, applicando nella realizzazione dell’Atto aziendale il concetto della “parità dei saldi” tra le diverse unità che, “in ogni caso – dicono i sindacati – non avrebbe potuto né dovuto alterare lo spirito di tutela degli ospedali minori evitando di declassare, le scelte operate dalla programmazione di governo. Tale condizione, a nostro parere – continuano Fp Cgil, Fp Cisl e UilFpl -, limita le già precarie condizioni generali di attrattività esterna, intesa quale mobilità attiva e tende a penalizzare ulteriormente chi si è prodigato per raggiungere livelli qualitativi di assoluta positività, per dovere verso la collettività, vista anche la difficile logistica ed a cautela dei servizi produttivi ed a cautela del diritto alla Salute della collettività”.
Per questo le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil, insieme a Fp Cgil, Fp Cisl e UilFpl hanno incontrato il manager dell’Asp di Enna Iudica solo lo scorso 4 febbraio. Un confronto che ha consentito di trovare una linea comune “sulla rilevanza sociale di tali servizi, sull’indiscussa valenza strategica, sia sotto il profilo logistico che operativo dell’Ospedale di Enna e sulla circostanza che tale decisione potrebbe comportare un impatto negativo sul territorio, già depauperato e a forte rischio isolamento”.
Prossima tappa, quindi, l’incontro con Razza, a difesa della sanità ennese.