Catenanuova. Cerimonia commemorazione Agente della Polizia Giuseppe Scravaglieri caduto in servizio a Roma all’età di 23 anni

Nella mattinata del 14 febbraio 2020, a Catenanuova, si è svolta la cerimonia di commemorazione dell’Agente della Polizia di Stato Giuseppe Scravaglieri, caduto in servizio.
Intorno alle ore 08:45 di sabato 14 febbraio 1987, a Roma, un portavalori, scortato da una pattuglia della Polizia di Stato (la “Volante 47”), in un agguato, subì un assalto vicino all’Ufficio postale di via Prati dei Papi da parte di un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse. Ne seguì una violenta sparatoria dove persero la vita Giuseppe (di anni 23, originario di Catenanuova) e Rolando LANARI (di anni 26), mentre un terzo Agente rimase ferito.
Giuseppe Scravaglieri entrò in Polizia nel 1982 e, dopo aver frequentato la Scuola Agenti di Trieste, prestò servizio presso la Questura di Roma. E’ stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” il 5 maggio 1987, con la seguente motivazione: “In servizio di scorta ad un furgone portavalori unitamente a due colleghi, nel corso di un vile agguato terroristico veniva raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosi dai rapinatori. Nell’occasione perdeva la vita dando luminoso esempio di attaccamento al dovere spinto fino all’estremo sacrificio”.
Alla sua memoria sono dedicati il Distaccamento della Polizia Stradale di Catenanuova e una piazza sita nello stesso Comune. Il suo nome compare pure nella stele dei caduti della Polizia di Stato posta all’interno del Complesso “B. Giuliano” di Enna bassa.
L’intensa e commovente cerimonia si è articolata con una messa all’interno della Chiesa del cimitero di Catenanuova e con la deposizione di corone da parte dell’Amministrazione comunale e del Capo della Polizia sulla tomba. Sono poi seguiti, per delineare i valorosi tratti distintivi e l’encomiabile attaccamento alle Istituzioni del giovanissimo Agente, i discorsi del Sindaco, del baby Sindaco, di un Funzionario della Prefettura e del Questore. Presenti, oltre ai familiari del poliziotto, i vari rappresentanti delle Istituzioni civili, religiose e militari locali e provinciali, associazioni, il dirigente scolastico, docenti, studenti e cittadini, oltre che delegazioni delle diverse Forze di Polizia.
Un ricordo sempre vivo per affermare e riaffermare gli imprescindibili valori della legalità.

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redazione-vivienna