Calascibetta: polemiche nella Pro Loco, respinte dal sindaco le dimissioni dell’assessore Speciale

Calascibetta. L’amministrazione comunale continuerà ad erogare i contributi alla Pro Loco, la quale gestirà feste e avvenimenti culturali, naturalmente sotto l’occhio vigile del neo presidente Giuseppe Serpotta e dell’amministrazione comunale. La proposta del consigliere Salvatore Cacciato (indipendente) di non concedere più soldi all’associazione culturale, fino a quando non fosse stato eliminato ogni sospetto di conflitto d’interesse in seno al direttivo, non è passata perché l’assessore alla Cultura, Maria Rita Speciale, ha votato, per spirito di squadra, con la maggioranza. Il voto della Speciale ha permesso di pareggiare i conti in aula: cinque “no” della maggioranza, cinque “si” dell’opposizione, tra cui quello dell’indipendente Salvatore Cacciato, colui che aveva proposto la mozione. Che possa esserci un conflitto d’interesse nella vicenda lo dimostrerebbe il fatto che i due consiglieri della maggioranza, Francesco Di Bilio e Simone D’Agristina, non hanno partecipato al voto finale. L’assessore Speciale, uscendo dall’aula quasi piangendo, ha detto: “Non condanno il fine, ma il mezzo utilizzato per raggiungere ed occupare il direttivo dell’associazione, facendo passare per democrazia il capriccio di chi crede di poter, con ogni sua azione, determinare le sorti della Pro Loco. Il mio voto contrario alla mozione- ha continuato la Speciale-non è espressione di sudditanza o debolezza, ma di fiducia e lealtà politica nei confronti del sindaco”. L’assessore non fa nomi ma la sua dichiarazione al vetriolo è rivolta ai due colleghi assessori: Montalbano e Di Bilio. All’indomani del Consiglio comunale si è saputo da attendibili indiscrezioni che l’assessore Speciale avrebbe rassegnato le dimissioni nelle mani del sindaco Piero Capizzi, il quale li avrebbe rigettate categoricamente. In aula, inizialmente, c’era stato l’intervento della minoranza (Lega e Riunire Calascibetta) che aveva parlato di “conflitto d’interesse”, riferendosi al fatto che nel nuovo direttivo della Pro Loco ci sono le sorelle di due assessori e il papà di un consigliere comunale. Chiamati in causa, i due membri dell’esecutivo, Vincenzo Montalbano e Francesco Di Dilio, hanno così risposto: ”I soci che hanno votato l’hanno fatto in maniera democratica, nessuno ha puntato loro la pistola. Gli eletti sono giovani che hanno deciso di lavorare per il paese”. La polemica, che dura oramai da oltre una settimana, ha portato il sindaco Piero Capizzi a dire: “E’ una questione di etica della responsabilità che appartiene ad ognuno di noi”. Come a dire: questione di opportunità.

Francesco Librizzi