Coronavirus, Abi chiede di sospendere le norme sui crediti deteriorati

ROMA (ITALPRESS) – L’emergenza sanitaria legata al coronavirus Covid-19 e le ricadute economiche per le imprese sono state al centro di una riunione d’urgenza del Comitato di Presidenza dell’Associazione Bancaria Italiana, sotto la presidenza di Antonio Patuelli.
Il Comitato di Presidenza in primo luogo evidenzia “come gli interventi di sostegno alle imprese si debbano inquadrare all’interno delle attuali regole europee che disciplinano l’erogazione del credito e le modalita’ di individuazione e trattamento dei cosiddetti crediti deteriorati – si legge in una nota -. A tal fine l’Abi chiede alle competenti autorita’ europee e italiane di sospendere fino a un anno l’applicazione delle definizioni di ‘default’ per l’individuazione dei crediti scaduti e rivedere la tempistica degli accantonamenti automatici a fronte dei crediti deteriorati”.
Il Comitato di Presidenza dell’Abi ha esaminato il testo dell’accordo per il credito sottoscritto il 15 novembre 2018 fra Abi e le principali Associazioni di rappresentanza delle imprese.
L’accordo ha previsto la possibilita’ per le banche e gli intermediari finanziari aderenti di poter sospendere fino a un anno il pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti e di allungare la scadenza dei finanziamenti per le micro, piccole e medie imprese operanti in Italia che, al momento della richiesta, non presentano posizioni debitorie nei confronti della banca classificate come deteriorate (“non performing”).
Il Comitato di Presidenza, in relazione all’emergenza in atto, ha deliberato di proporre alle Associazioni di rappresentanza delle imprese che hanno sottoscritto l’accordo “di estendere gli interventi di sostegno ai finanziamenti in essere al 31 dicembre 2019, ampliando quindi la platea dei finanziamenti interessati anche a quelli stipulati successivamente al 15 novembre 2018 nei confronti delle imprese che non presentino posizioni deteriorate. Rimangono invariate tutte le altre condizioni dell’accordo”.
(ITALPRESS).