Enna, accusato di resistenza a pubblico ufficiale: ai domiciliari dopo 10 anni

Nel pomeriggio di ieri, gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Enna hanno dato seguito all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica di Caltanissetta, in ordine alla sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta, per la pena residua di mesi due di reclusione in regime di detenzione domiciliare, nei confronti di M.R., classe 1967, residente a Enna, riconosciuto definitivamente colpevole del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

I fatti si riferiscono all’anno 2010 quando l’uomo, nel corso di una verifica, si era rivolto in modo minaccioso e violento ad alcuni rappresentanti delle Forze di Polizia mentre eseguivano il loro servizio. Per tale episodio era stato deferito all’Autorità Giudiziaria, con le varie fasi processuali conclusesi recentemente.

Gli Agenti della Squadra Mobile, ricevuto il provvedimento restrittivo, si mettevano subito alla ricerca del condannato e, attraverso la perlustrazione dei possibili luoghi frequentati dallo stesso, effettuando una rapidissima attività info-investigativa, riuscivano a individuarlo nei pressi della sua abitazione. Dopo essere stato accompagnato presso gli Uffici della Polizia di Stato, ultimati gli adempimenti e le formalità di rito, lo accompagnavano presso la sua abitazione per sottoporlo alla detenzione domiciliare per l’espiazione della pena residua di mesi due di reclusione.