Il provvedimento colpisce tutti gli istituti, ampliando lo stop dove è già in atto e decretandolo dove ancore invece le scuole sono regolarmente aperte. Il governo ragiona da ieri sulla misura per arginare l’emergenza: intorno alle 14 le agenzie hanno battuto la notizia della chiusura delle scuole freneticamente, citando fonti di Palazzo Chigi. Pochi minuti e la ministra dell’Istruzione Azzolina, davanti ai microfoni, ha fatto una parziale marcia indietro. Quindi in serata la conferma: lezioni sospese da domani al 15 marzo.
Come ha ribadito Conte, il Covid-19 sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario nazionale. I timori, neanche tanto celati, sono che l’apparato non regga. E la priorità è contenere il contagio. Entro sera dovrebbe arrivare il nuovo decreto del Presidente del Consiglio con le ultime misure antivirus.
Decisa la sospensione delle lezioni, si pone ora il problema di come venire incontro alle famiglie che, in alcuni casi, avranno i figli a casa per circa un mese. “Ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati – sottolinea oggi il viceministro all’Economia, Laura Castelli -. E’ in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni”. Castelli spiega di aver avuto già un colloquio con il ministro Gualtieri e gli altri competenti. “Faremo tutto quello che è necessario per ridurre al massimo i disagi”.