Villapriolo. Ai tempi del coronavirus: vivo a Milano sono un “Terrone” e me ne vanto

Villarosa. Tra migliaia di persone che sono fuggite dalla Lombardia per rientrare al suda causa del rischio contagio coronavirus c’è chi responsabilmente ha deciso di rispettare gli obblighi imposti dal governo e di restare. Tra questi il giovane ingegnere villapriolese Federico Zaffora che, per lavoro, vive a Milano. Federico, subito dopo aver appreso della fuga dal nord al sud, ha voluto fare alcune considerazioni: “Alla luce di quanto è avvenuto in questi giorni -dice – non posso fare a meno di esprimere la mia rabbia e la mia delusione verso il comportamento della gente. Premetto che non voglio puntare il dito verso nessuno, ognuno avrà le sue buone ragioni. Ma quattro parole le vorrei dire. Ma tutti voi che siete scappati a casa, non pensate che magari era meglio restare dove eravate ed affrontare la situazione, piuttosto che rischiare di mettere in pericolo i vostri cari? Magari non avevate sintomi è vero, magari stavate pure bene, ma avete pensato che potreste essere asintomatici? Non avete pensato che, se al nord gli ospedali cominciano ad essere in difficoltà, giù potrebbe diventare peggio? Non capite che questa è una guerra subdola? Si esatto è una guerra. Come tale ha bisogno di gente determinata per essere combattuta. E’ la guerra del coraggio di chi resta. Di chi resta solo e lontano dalla famiglia. La guerra di chi ogni mattina si alza e pensa che anche oggi almeno per ora i suoi stanno bene. E’ la guerra di chi ad ogni notizia al TG spera sempre che la zona della sua famiglia non venga menzionata. E’ la guerra di chi ogni sera, chiamando a casa, dice che va tutto bene, anche quando vorrebbe dire che va tutto male. Anche io sono un “Terrone”, e me ne vanto, sia chiaro. Ma appunto per questo decido di non tornare, di restare ai posti di combattimento. Perché io amo la mia terra e la mia famiglia. Questa è una guerra che si combatte con cognizione di causa, non facendosi prendere dal panico. Non ci sono eroi o vigliacchi, ci sono solo consapevoli e incoscienti. Detto ciò spero che nessuno si senta offeso dalle mie parole”.

A questo proposito, significativo l’appello del vice sindaco Calogero Lavalle su facebook: “Faccio un appello – scrive – a chi in questi giorni viene dalle regioni del Nord, dove il coronavirusè più diffuso. Auspicoche chi si sia messo in viaggio non abbia problemi di di salute, ma se per svariati motivi e inconsapevolmente, si è venuti a contatto con delle persone contagiate dal virus, deve essere chiaro che potrebbe essere un problema anche per chi li ospiterà. Ora vi chiedo di rispettare le misure impartite dal Governo, dal Presidente della regione siciliana e dal nostro sindaco Fasciana di comunicare il vostro arrivo al Comune e al medico; di evitare il più possibile i contatti sociali. Bisogna farlo per il rispetto di tutti. Sono sicuro che i villarosani risponderanno a questo appello”.

Giacomo Lisacchi