Potenziare gli ospedali o aprire l’ex Ciss per farne un centro per l’emergenza covid? Proposte da PD e dai pentastellati

Da un lato il Pd che, con il suo segretario, Vittorio Di Gangi, chiede che siano potenziati tutti e 4 gli ospedali della provincia e che l’ospedale di Leonforte diventi punto di riferimento, in questi giorni di emergenza Covid 19, di tutti gli abitanti della zona. Dall’altro i Consigliri comunali del Movimento 5 Stelle di Enna, Cinzia Amato, Davide Solfato , che chiedono alla direzione generale dell’ASP di Enna di attivare tutte le procedure necessarie affinché l’ex Ciss venga messo a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale, per far fronte alla contingente emergenza sanitaria. Sulla vicenda dell’emergenza coronavirus sono tante le voci che cominciano a farsi sentire. “Non c’è tempo da perdere – scrive Di Gangi nella nota – il contagio da Coronavirus è arrivato anche nella nostra comunità. Il grido d’allarme lanciato da alcuni sindaci della provincia merita attenzione”. Anche per il segretario del Pd, i posti di terapia intensiva, nei quattro ospedali della provincia, Enna, Leonforte, Piazza Armerina e Nicosia, debbono essere potenziati e attivati per garantire il diritto alla salute di tutti. “Leggiamo di trasferimenti di reparti dall’Ospedale Umberto I di Enna al Chiello di Piazza Armerina per rendere liberi circa 180 posti per l’emergenza COVID-19, ma con un esiguo numero di respiratori che deve essere aumentato – dice ancora Di Gangi – Alla direzione sanitaria provinciale chiediamo di essere più presente e tempestiva nel monitoraggio dei contagiati in quei comuni dove maggiore è la necessità in queste ore”.
L’aumento dei contagi, nei comuni di Assoro Leonforte, Agira e Troina, è ormai un dato che deve fare pensare e, principalmente, agire. “Fa riflettere il fatto che, come afferma il Sindaco di Assoro, ci siano persone ricoverate da martedì, oltre a quelle poste in quarantena, che ancora attendono i tamponi”. L’invito è al presidente della Regione Nello Musumeci che, ricorda Di Gangi, in virtù dello statuto speciale della Sicilia ha poteri eccezionali “Questo è il momento di usarli – dice nella nota – oltre ad inviare le forze armate per far rispettare i divieti di spostamento delle persone, deve attrezzare e potenziare, in tempi brevissimi, l’Ospedale Ferro-Branciforti-Capra di Leonforte affinché diventi il punto di riferimento per le popolazioni di quel comprensorio, diventato, nostro malgrado, un focolaio acclarato”. E mentre Di Gangi, dice, di avere già verificato con il sindaco di Gagliano la disponibilità di aziende manifatturiere locali alla produzione di mascherine, invita Musumeci a disporre l’immediata produzione del materiale occorrente. Di diversa idea, ma sempre concordi nel sottolineare la carenza di posti, i consiglieri del Movimento 5 Stelle di Enna, Cinzia Amato, Davide Solfato, che invece hanno chiesto alla Direzione Generale dell’ASP di Enna di attivare tulle le procedure necessarie affinché l’ex Ciss venga messo a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale, per far fronte alla contingente emergenza sanitaria. 
“L’attuale situazione di emergenza sanitaria” – affermano in una nota – ha messo in evidenza la carenza del numero di posti letto in terapia intensiva nonché nelle unità di pneumologia e malattie infettive delle strutture sanitarie regionali.” Il Decreto #CuraItalia , prevede, infatti, tra le misure straordinarie di potenziamento del servizio sanitario nazionale, la possibilità di requisire da soggetti pubblici e privati presidi sanitari e medico chirurgici e di beni mobili e ha stanziato le risorse necessarie all’acquisto dei macchinari.“Riteniamo pertanto – aggiungono i portavoce – che l’immobile dell’ex Ciss di Pergusa, una struttura di 7200 mq, distribuita su tre piani e in grado di accogliere 150 persone, destinato alla realizzazione di un Centro di Riabilitazione Interprovinciale Multidisciplinare, di cui è stata completata la ristrutturazione, attendendosi soltanto la precisa destinazione d’uso e le modalità di gestione da parte della Regione Siciliana, possa rispondere alle esigenze sanitarie del territorio per fronteggiare l’emergenza Covid-19, anche per la sua struttura baricentrica e isolata rispetto ai centri urbani ma ben collegata e facilmente raggiungibile”.

Pierelisa Rizzo