Troina, le misure dell’Oasi Maria SS per arginare il contagio da coronavirus, 5 contagiati e 26 i tamponi effettuati ed in corso altri

Troina. Per contenere la diffusione del contagio da coronavirus (covid-19), l’Oasi Maria SS, che conta già 5 contagiati accertati tra i suoi ricoverati, ha bloccato le attività ambulatoriali, day hospital e nuovi ricoveri. Ha chiuso gli accessi secondari, lasciando aperto solo quello principale. Anche la sala accettazione è stata spostata. Ma non solo queste le misure che ha adottato. Ieri, sono stati effettuati 26 tamponi: 13 sui dipendenti e altri 13 sui ricoverati. Oggi se ne stanno facendo altri su personale e ricoverati. “Seguiamo con attenzione e rigoroso protocollo tutte le norme e le disposizioni definite dal Ministero della Salute e le direttive emanate dalla Regione Siciliana a tutela della salute dei pazienti, dei dipendenti e dei visitatori e adesso, a maggior ragione, per quanto riguarda l’emergenza coronavirus”, ha dichiarato il presidente dell’Irccs Oasi Maria SS, Silvio Rotondo. Tutta la gente del paese vive con paura e ed angoscia quest’emergenza. Ma chi sta peggio di tutti sono i dipendenti in quarantena, i loro familiari con i quali sono stati in contatto, anche loro in isolamento, i ricoverati e quegli altri dipendenti impegnati ad assicurare la continuità del servizio, lavorando in condizioni non facili. Governare una struttura complessa in condizioni difficili e rischiose, è un’impresa che può essere condotta a buon fine se non si usa quel tipo di leadership che Antonio Gramsci definisce “cadornismo”, “cioè la persuasione che una cosa sarà fatta perché il dirigente ritiene giusto e razionale che sia fatta…, senza tener conto del sacrificio altrui e della pelle degli altri”. Rotondo esprime la sua gratitudine “agli operatori che in questo momento, tra autoisolamento o che continuano a prestare servizio garantendo un minimo di turnover, stanno dimostrando, come sempre, spirito di abnegazione in un momento di forte tribolazione”.

Silvano Privitera