Movimento Unito dipendenti 118 Sicilia diffidano Regione per la dotazione dispositivi di protezione individuale

Il MUD (Movimento Unito dipendenti 118 Sicilia) preso atto dei dati diffusi dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS), è fortemente allarmato dei circa 5.000 professionisti sanitari, che in Italia dall’inizio dell’epidemia hanno contratto un’infezione da Coronavirus, pari al 9% del totale delle persone contagiate.
Peraltro, a giudicare dalle innumerevoli narrative e dell’insufficiente dotazione dei D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) e finanche dalla mancata esecuzione dei tamponi a tutti gli operatori sanitari i dati forniti dall’ISS sono ampiamente sottostimati, prova ne sono i numerosi contagi verificatisi in Sicilia tra gli autisti soccorritori.
La mancanza di politiche sanitarie regionali univoche sulla fornitura/dotazione dei DPI e sull’esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari, conseguente anche al timore di indebolire gli organici si è trasformata in un boomerang letale, infatti, gli operatori sanitari infetti sono stati purtroppo i grandi ed inconsapevoli protagonisti della diffusione del contagio in ospedali, residenze assistenziali e case di riposo.
Tutti i protocolli regionali e locali di protezione degli operatori sanitari, che riprendono quasi interamente le raccomandazioni pubblicate dall’OMS il 27 febbraio 2020, sono state interamente violati.
Per tale motivo il MUD (Movimento Unito dipendenti 118 Sicilia) ha proceduto a diffidate il Servizio 6 dell’Assessorato Sanità Regione Sicilia al fine di ovviare alle gravi conseguenze, sia da un punto di vista scientifico che etico, e alle irrimediabili ricadute sui medesimi, sulle loro famiglie, sui pazienti e, soprattutto, sulla tenuta del sistema sanitario, auspicando una revoca e/o modifica delle direttive.
Di seguito si riporta la nota inviata a tutte le autorità competenti: “ Spett.le Assessorato Sanità Regione Sicilia Servizio 6 PALERMO-Spett.le SEUS SC.PA Direttore Generale Ing. Davide Croce PALERMO- Alle Procure della Repubblica della Regione Sicilia loro sedi-Alle Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Sicilia loro sedi-Alle Prefetture della Regione Sicilia loro sedi -Alla Protezione Civile Regionale-: Atto formale di diffida – Richiesta dotazione dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)- da parte dell’Avv. Carmen La Barbera, di Enna, che ha avuto conferito apposito mandato.
“In primis è opportuno richiamare il contenuto delle numerose note e/o denunce inviate a tutte le autorità competenti in materia poste in essere nelle ultime settimane dal MUD (l’ultima del 25 c.m.) da me assistito, con le quali si è più volte rappresentato dapprima la mancanza e successivamente l’insufficienza della dotazione a tutti gli autisti soccorritori Seus 118 della Sicilia dei dispositivi di protezione individuali (D.P.I.). Specificatamente si contesta, siccome del tutto illegittima e destituita di fondamento giuridico, la circolare emarginata emessa, tra l’altro, in contrasto e violazione a quanto disposto dai provvedimenti del Ministero della Salute, dall’OMS, INAIL ecc.. per contenere e contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. Gli autisti soccorritori sono costretti, alla data odierna, ad operare in condizioni che non rispettano gli standard minimi di sicurezza e, quindi, soggetti esposti ad altissimo rischio di contagio atteso che non sempre hanno contezza se i pazienti che trasportano e soccorrono sono positivi sintomatici o peggio ancora asintomatici, e quest’ultimi rappresentato la maggioranza considerata la dilagante diffusione del contagio e la portata dell’epidemia. Ed a differenza di quanto illogicamente e pretestuosamente affermato nella circolare non si può di certo pretendere che gli autisti utilizzino la mascherina tipologia FFP2 nel solo caso di soccorso in cui sia necessario assicurare la pervietà e la funzionalità delle vie aeree del paziente. Illegittima, ed altamente pericolosa, appare, dunque, l’improvvisata linea guida del Servizio 6 in quanto vieta e/o limita l’utilizzo delle necessarie dotazioni di base per categorie a stretto contatto con dei “malati”. E’ incomprensibile, al solo fine di ridimensionare la distribuzione dei DPI, porre in essere distinzioni tra operatori sanitari (medici, infermieri e soccorritori) ed è necessario ricordare che gli autisti soccorritori sono i primi soggetti ad entrare in contatto con il malato e finanche con il personale sanitario che presta servizio nei Pronto Soccorso dei vari presidi ospedalieri, quindi se contagiati diventano i primi veicoli di trasmissione del Covid-19 (sic!). La salute degli autisti soccorritori e delle loro famiglie va certamente tutelata con priorità e dotare i medesimi soltanto di “MASCHERINE CHIRURGICHE” che non sono, si evidenzia, dispositivi di protezione individuale!!! appare ai più scellerato. Resta inteso che ai medesimi, ai fini della piena operatività, dovranno, altresì, essere forniti le tute monouso idrorepellenti omologate ed idonee per le operazioni NBCR, i guanti, occhiali di protezione ecc..ossia tutti i dispositivi previsti dalle norme igienico sanitarie in materia . La suddetta nota va, quindi, modificata e l’utilizzo dei dispositivi esteso a tutti senza distinzione alcuna tra operatori, in caso contrario le centrali operative 118 potranno utilizzare un esiguo numero di Ambulanze Medicalizzate (MSA) in quanto le Ambulanze di Soccorso (MSB) sono 160 su 251 postazioni e non possono intervenire se vi è rischio di contagio ( come da divieto di intervento disposto dalla Seus con Nota del 23 c.m.). Per tutto quanto sopra il MUD, invita e diffida il Servizio 6 dell’Assessorato in indirizzo ad estendere anche agli autisti soccorritori del 118 Seus l’utilizzo del filtrante facciale di protezione minima di livello 2 (FFP2), provvedendo per il tramite della SEUS alla dotazione, revocando e/o modificando la nota prot. 16398 datata 26.03.2020, al fine di preservare il diritto alla salute di ogni singolo operatore, delle loro famiglie, dell’utenza ed in generale dell’incolumità pubblica”.

Alla sopracitata diffida si sono aggiunti anche gli OSS dipendenti Seus in convenzione all’Asp oltre che gli autisti soccorritori Asp.