Calascibetta. Multa di quattrocento euro ai sei giovani che hanno festeggiato compleanno al campo sportivo

Calascibetta. Dovranno pagare 400 euro ciascuso i genitori dei sei ragzzi che, mercoledì notte, si erano riuniti presso il piazzale dello stadio comunale, in contrada Piano Longuillo, per festeggiare, stappando una bottiglia di spumante, il diciottesimo di uno di loro e poi postare la foto sui social. Una sanzione imposta dai Vigili urbani di Calascibetta. Era stata infatti la comandante Piera Dello Spedale Venti a denunciare, a seguito di un video, il comportamento sbagliato dei sei xibetani, alcuni dei quali minorenni. “Dopo più di un mese di quarantena, di decreti e di paura – ha spiegato il comandante – dei ragazzi hanno festeggiato un diciottesimo nel piazzale del campo sportivo e non contenti hanno postato la foto. Loro non hanno paura ma noi si – ha denunciato Piera Dello Spedale con la voce rotta dalla commozione – Io ho paura per me, per loro e per tutti. I genitori devono avere paura e questo non si è capito. Dobbiamo restare a casa, fatelo almeno voi che potete”. Uno dei genitori, nel cercare di dare una spiegazione all’accaduto, avrebbe detto che i ragazzi hanno aperto solo una bottiglia di spumante. In tempi di pandemia, dove il virus sta mietendo migliaia di vittime e creando tra la gente tanta preoccupazione e angoscia, l’assembramento non è consentito, rappresenta un pericolo per la diffusione del virus. Le bravate, però, non hanno età e per molti giovani sfidare una restrizione appare, a volte, un atto di coraggio. Davvero non si potevano aspettare tempi migliori per fare un brindisi? Era così necessario sfidare le regole che servono a fermare un terribile male che sta rendendo “bui” i nostri giorni? Un motivo valido ci sarà se quattro miliardi di persone sparse in tutti i continenti, cancellando feste, balli, compleanni e matrimoni, si trovano chiusi tra le quattro mura domestiche. Tutto quello che sta accadendo, tra qualche anno, lo leggeremo nei libri di storia ma probabilmente i sei giovani xibetani non lo avvertono questo momento difficile che ci riconduce ai tempi del dopo guerra. Forse allora – come hanno scritto in tanti sui social – qualche tirata di orecchie doveva arrivare dai genitori. Tra una polemica e l’altra questo diciottesimo sarà ricordato a lungo. Lo ricorderanno i genitori e quei ragazzi che hanno “stappato” quando era vietato stare assieme e abbracciarsi. La serata non passerà sicuramente alla storia, ma si spera che in futuro porterà molti ragazzi a riflettere.

Francesco Librizzi


news di riferimento:
“Abbiate paura”. Comandante Vigili Urbani di Calascibetta denuncia su Facebook festa di diciottesimo di un gruppo di ragazzi