La Confcommercio di Nicosia e il servizio a domicilio per i beni di prima necessità

Nicosia non si piega al Coronavirus ed eroicamente resiste all’emergenza unendosi in un sol corpo e in un sol spirito ben sapendo che l’ora del destino è scoccata e questo è il tempo in cui si vedono commoventi e nobilissimi atti che rappresentano paradigmi che resteranno impressi nella memoria e nei cuori di tutti noi! La Confcommercio di Nicosia che nei periodi antecedenti la pandemia si è distinta a Nicosia per meritorie iniziative volte al rilancio commerciale del paese, anche nell’ora più buia non dimentica di essere salda roccaforte e avanguardia per la salvaguardia del tessuto economico nicosiano. Perché il “dopoguerra”, se non si attuano tempestive misure, potrebbe fare ben peggiori danni rispetto a questo stesso periodo “bellico”. Tra le altre iniziative già portate a conoscenza attraverso i nostri articoli nei giorni precedenti, merita senz’ombra di dubbio un plauso anche quest’ultima, volta ad informare la cittadinanza tutta che vi sono attività commerciali che eroicamente resistono e che effettuano servizi a domicilio per tutti noi, quindi in favore di chi è solo o ha problemi di deambulazione, chi non può uscire perché soggetto sensibile al virus ed anche a tutti noi che non uscendo di casa permettiamo una più rapida cessazione dell’incubo. È un atto meritorio anche perché è un atto che permette, anche seppur minimo, una circolazione dell’economia, un rivolo di ossigeno ad alcuni settori commerciali che sono in dispnea, oltre alla ovvia riorganizzazione per permettere e garantire il distanziamento sociale. Una tabella, che qui alleghiamo, in cui vengono raccolti diversi comparti economici con i rispettivi contatti utili per tutti noi e che vi invitiamo a prendere visione e ad utilizzare.
“Abbiamo reso ai cittadini questo servizio necessario” – dichiara il Presidente della Confcommercio di Nicosia Antonio Insinga – “senza vedere chi è o non è socio, perché in questo momento di crisi non ci sono né avversari né concorrenti e visto il prolungarsi del decreto #iorestoacasa, che secondo il mio punto di vista non finirà il 13 aprile (speriamo che mi sbagli) ma sarà sicuramente molto più lungo, cosa che, sempre a mio modesto parere, è risaputa tra “loro” essendone pienamente consapevoli, mentre, invece, attuano misure solo per “prenderci con calma” e per perdere tempo. I soldi sono finiti e quella miseria dell’INPS, se arriverà, non potrà bastare neanche per poter pagare mezza bolletta della luce. E anche questo loro lo sanno! Questo foglio che stiamo facendo girare nasce dal fatto che ci sembra giusto, ora più che mai, che la gente rimanga a casa. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla grande disponibilità degli esercizi inseriti nell’essere loro a portare tutto comodamente a casa e grazie anche alla collaborazione veramente eccezionale della Croce Rossa di Nicosia che si distingue sempre per il proprio operato. Volevo anche ricordare che se abbiamo dimenticato qualcuno, non lo si è fatto di proposito, ma è soltanto perché in questo momento non sappiamo chi fa o meno questo servizio, ma ribadiamo che possiamo sempre inserirlo, basta che mandi un messaggio su WhatsApp al 3925541100 inserendo tutti i dati. Grazie per la collaborazione. “Oggi più uniti che mai!””
Riprendendo le parole del Presidente Insinga e ciò che troviamo scritto in questo foglietto, cogliamo l’occasione per ricordare che in questo momento di crisi, grazie allo spirito di abnegazione delle attività commerciali (che assieme ai dipendenti delle Poste e delle Banche mai ricordati da nessuno delle alte sfere politiche), non è mai mancato nulla nelle nostre case. Ma la gratitudine si vedrà anche nei fatti quando, un domani, ad emergenza conclusa, preferiremo acquistare locale piuttosto che acquistare in altri luoghi. Aiutiamoci tra di noi. Riscopriamoci Nicosiani, fratelli in questa barca.
Alain Calò