Troina, emergenza sanitaria con 157 casi postivi di covid-19 sta creando emergenza sociale ed economica

Che l’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus con i 157 contagiati all’Oasi Maria SS (100 pazienti e 57 operatori) possa, a sua volta, creare un’emergenza economica non è più di una previsione. A Troina è già un dato di fatto che stanno già sperimentando ristoratori, baristi, barbieri e parrucchieri. Che abbia già provocato un’emergenza sociale lo stanno a dimostrare una serie di segnali, più o meno vistosi, come l’assegnazione al comune di Troina della somma di 83 mila e 254 euro con Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (Ocdpc) del 29 marzo per la solidarietà alimentare. Somma che il comune deve utilizzare per distribuire buoni spesa a quelli che vivono in condizioni di disagio economico e non godono di alcun sostegno pubblico Questi buoni spesa si devono utilizzare per all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità negli esercizi commerciali indicati nel suo sito istituzionale. Un altro segnale è il contributo che l’associazione troinese Imakera dei troinesi di Catania ha dato al convento dei cappuccini, che da anni offre pasti caldi e letti per dormire a quanti sono rimasti soli e con pochi o senza soldi. Suscita una certa inquietudine anche il fatto che i panifici stiano aperti tre giorni a settimana (martedì, giovedì e sabato). Ristoratori e baristi del paese sono i primi a lanciare il grido di aiuto. Chiusi i loro esercizi dall’11 marzo, non sanno come fare per pagare bollette della luce e gas. Se non pagano, temono il distacco delle utenze di luce e gas. E quando riapriranno, e non sanno quando, ma sperano presto, dovranno sostenere il costo del riallaccio. Uno di loro ha confidato di non aver pagato la bolletta della luce, scaduta il 27 marzo e ne ha spiegato i motivi: “Prima che ci obbligassero a chiudere, ho dovuto pagare l’affitto del locale, il mutuo della casa e del bar e per poter mangiare non ho pagato la bolletta della luce”. In tali situazioni di grande difficoltà, in cui si ritrovano anche altri operatori commerciali e artigiani, ci si rivolge al comune, che è l’istituzione più vicina. Scrive uno dei baristi su facebook: “L’ho già fatto notare questo problema al comune e se la giunta comunale non si muove in fretta a casa e nelle attività già chiuse ci troveremo tutti senza servizi e pagare il riallaccio con mora”. Subito dopo il 30 marzo, quando il comune di Troina è stato dichiarato “zona rossa” per quel virulento focolaio infettivo da covid-19 accesosi all’Irccs dell’Osai Maria SS, molti si aspettavano la sospensione del pagamento delle bollette, come era stato fatto per i 10 comuni lombardi e per 1 comune veneto che erano sti dichiarati “zona rossa” l’1 marzo 2020 con il decreto del presidente del consiglio dei ministri. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), con la delibera del 18 marzo 2020, ha sospeso fino al 30 aprile il pagamento delle bollette di bollette di acqua, luce e gas solo per gli 11 comuni ex zona rossa del Veneto e della Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, Vo.Bessegnin. Nell’ordinanza si legge che l’Arera ha fatto tutto questo “coerentemente con le previsioni del decreto del presidente del consiglio dell’1 marzo 2020”. Ad oggi non c’è alcuna delibera dell’Area dello stesso tipo per Troina e per gli 3 altri comuni siciliani dichiarati “zona rossa” per l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia del coronavirus (covid-19). Che potrà esserci nei prossimi giorni, è difficile. Qual è il motivo? Il motivo lo si trova nell’art. 5 del Dpcm dell’8 marzo 2020 nel quale si legge che “il Dpcm dell’1 marzo cessa di produrre i suoi effetti”. Per quelli che hanno in corso una procedura di sospensione di fornitura luce, acqua e gas c’è una buona notizia: l’Arera, giovedì, ha deciso “di prorogare fino al 13 aprile il blocco di tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità di famiglie ed imprese”.

Silvano Privitera


Aggiornamento da uff.stampa Comune:
Sospendere la bollettazione delle utenze di acqua, luce e gas e delle relative scadenze all’interno del territorio comunale, in virtù dell’ordinanza regionale del 29 marzo scorso con cui Troina è stata dichiarata “zona rossa”. È la richiesta dell’amministrazione comunale, avanzata con una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ed all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 con misure urgenti di sostegno per le famiglie, i lavoratori e le imprese. Considerato che il Decreto Legge n° 9 del 2 marzo 2020 prevede la sospensione delle scadenze relative alle utenze di acqua, luce e gas per i Comuni del Paese individuati come “zona rossa” dal DPCM dell’1 marzo 2020, si chiede infatti l’estensione del beneficio e l’immediata adozione dei provvedimenti previsti anche per il Comune di Troina e, di conseguenza, per tutti gli altri comuni della Sicilia dichiarati “zona rossa”.