Piazza Armerina – Tutto il contrario di tutto

Nella lontana gioventù, un mio carissimo amico spesso mi ripeteva: “la retromarcia è una salvezza”, io, che in quel periodo frequentavo la pista di Pergusa per dare gas alla mia passione per la guida veloce, contestualizzavo alla sola guida, in seguito capii pure io. Volendo rimodulare il concetto, lo esprimiamo dichiarando che, “fare un passo indietro, salva la faccia e…”, ed in modo particolare in politica. L’ordinanza di Musumeci, in merito alla disponibilità di strutture ricettive da mettere a disposizione delle Asp per soggetti Covid, in via di guarigione, ha suscitato non poche preoccupazioni alla città di Piazza Armerina. La gestione della situazione, ha visto molti protagonisti, pochi registi e per i primi attori, un unico copione. I primi attori studiano bene la parte, pur talvolta saltando qualche parte che diventa difficile da recuperare successivamente; i registi, avendo fiducia nella scelta dei primi attori, da Oscar, non studiano neanche un piano “b”; i protagonisti, spettatori, recitano la parte a braccio, palesando i propri sentimenti e manifestando, le loro preoccupazioni creando loro malgrado, “la vittima”. Tutto sembra essere risolto, una nota della dirigenza dell’Asp di Enna, comunica di avere firmato una convenzione con una struttura ricettiva di Piazza Armerina, affinché questa possa ospitare soggetti “non Covid”. Tutto risolto. Marcia indietro? Salviamo la faccia ? Coperta troppo corta? Qualche telefonata dall’ iperuranio, magari suggerita dal piagnisteo di chi fin dall’inizio non conosceva i fatti, nessun coinvolgimento ? Nessuna convenzione, da parte dell’attore protagonista, solo “segnalazione”, la differenza c’è… non conosceva i fatti, appresi mezzo stampa, peccato che era stato comunicati qualche giorno prima mezzo comunicato video; sopralluogo della location, tutto bene, d’altronde anche l’Asp aveva effettuato un sopralluogo, e anche loro non avrebbero rimesso in decisione; i protagonisti, ravvisano una certa presa per … ”le circostante “…. si alzano i toni, a ragion d’essere; il primo attore, fa retromarcia? Si accorge che è stato scoperto? Non si aspettava che da dietro le quinte dicessero la verità? … splash, i castelli d’oro che si trasformano in cumuli di “fumere”… Urge telefonata. E allora, tutti a tirare la coperta, fino alla definizione della situazione. Soggetti Covid; non molto Covid; no, per nulla Covid; solo parenti Covid; sanitari al servizio della struttura sì; sanitari no; … insomma ormai qualcuno deve andarci. Purtroppo il messaggio che passa è di “attacco“ a chi sta facendo di tutto, per far fronte all’emergenza, nel bene e nel male, tutti gli altri risultano sobillatori, istigatori alla delinquenza, sciacalli, mala fede. Si grida: “niente politica in questo momento, solo unione e complicità”. Cari cittadini, potreste avere anche ragione, ma anche in tutto ciò c’entra la politica, un fare politica che esula dal tutelare chicchessia. Se si abbassa la guardia siamo fuori … tanto, anche in altre città lo stanno facendo, solo che in altro modo, molto altro modo. Ma non preoccupatevi, tutto apposto.
“Uno, nessuno e centomila”…..

Anna Zagara