La scuola è chiusa ma la didattica continua!

Angelo Salamone, formatore e rappresentante RSU – UIL scuola, con l’editoriale che segue vuole rimarcare che la scuola come sempre è orgogliosa di tutti i docenti, insegnanti, maestre, educatori, personale ATA e collaboratori scolastici, un pensiero ottimista: L’Italia c’è la farà!

“L’ultimo DPCM decreta che la Didattica a Distanza è obbligatoria per tutti, docenti e alunni ai fini della valutazione.
Tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, così come tutti i diplomanti della secondaria sono ammessi all’esame finale.
La didattica a distanza si rende utile perchè stabilisce chi l’anno successivo, a.s. 2020-2021, all’inizio delle attività scolastiche dovrà effettuare un periodo e\o un percorso di recupero. I diplomanti si è vero che sono tutti ammessi a sostenere l’esame ma non sono automaticamente promossi, come ricorda la ministra dell’istruzione.
La didattica a distanza è una prassi completamente nuova per la nostra scuola e molto complessa. Nessuno avrebbe mai immaginato che di punto in bianco tutti i docenti avrebbero dovuto saper utilizzare adeguatamente strumenti e metodi per una didattica on-line: uso di computer, tablet, piattaforme d’incontro da remoto tra alunni, docenti e famiglie per garantire la continuità didattica dei nostri alunni.
Tanti sono gli inghippi che complicano ulteriormente tutta la vicenda: reti lenti perché troppo intasate, alunni privi di strumenti tecnologici, di linee telefoniche, di copertura della rete, ecc.
Detto questo e nonostante le tante difficoltà va fatto un grande plauso a tutti i docenti di ogni ordine e grado, per come ci risulta, per il grande sforzo compiuto per impadronirsi, in un tempo strettissimo, di competenze digitali in grado di garantire la continuità didattica restando a casa. Tutti si sono adoperati per non farsi trovare impreparati alla nuova sfida.
Docenti che hanno lavorato, con grande abnegazione, con senso di responsabilità e del dovere morale, molte e molte ore in più: di mattina presto, di pomeriggio, la sera tralasciando tante altre attività, soprattutto familiari.
Sono convito che solo l’orgoglio di essere i “formatori” dei futuri cittadini abbia dato tanta forza per affrontare tanti sacrifici, tanto lavoro e mettere tanto impegno”.