Dissesto Comune Piazza Armerina. Presidente Consiglio convoca capigruppo: su possibile illegittimità delibera

La teoria del “tutto“, sarà all’ordine del giorno della prossima conferenza dei capi gruppo del comune di Piazza Armerina. Si cercherà di approfondire come ha avuto origine il cosmo e qual è il destino che ci attende. Già, pensavamo che il destino di Piazza Armerina e di tutta la città, fosse stato scritto con il voto della dichiarazione di dissesto finanziario dell’ultimo consiglio comunale, ed invece? Invece no. Siamo nelle mani di Ulisse, quello stesso Ulisse che cerca con tutte le sue forze di resistere alla maga Circe, e chi è in questo caso la maga Circe? Ahh, lo scoprirete, prima o poi. Il presidente del Consiglio comunale, ha convocato la conferenza capi gruppo con il seguente ordine del giorno: ”Rettifica della delibera di Consiglio Comunale n.16 del 14 Aprile 2020”, cioè la delibera della dichiarazione di dissesto. La votazione della dichiarazione di dissesto finanziario durante il Consiglio comunale di giorno 14 aprile c.m., si è conclusa con otto voti favorevoli, sette contrari ed uno astenuto. Il totale dei consiglieri è di sedici, per regolamento si richiede la maggioranza assoluta, in questo caso non raggiunta. Il segretario, poco attento, il sindaco frettoloso e i consiglieri di maggioranza indottrinati, ma non preparati, non si accorgono dell’atto illegittimo, nullo, che si è consumato. L’opposizione, già la stessa sera, al lavoro per il ricorso ed impugnare l’atto, diverse le sentenze a favore dell’annullamento della delibera. Il sindaco a questo punto, accortosi, grazie ad un post su fb che sosteneva l’esito della votazione esser dubbia, contatta di buon’ora Emilio Fede, chiedendogli il permesso per la comunicazione della grande :“che figura di m……a”. Già, proprio una grande e bella figura.
E cosa vorrebbero fare? Convocare un altro consiglio per rettificare la delibera, cioè rivotare la dichiarazione di dissesto. Cari segretari generali, di tutta la Sicilia e oltre, cari avvocati, cari tutti, vi chiedo: “ma si può mai fare una cosa del genere? Hanno votato l’immediata esecutività, quindi è già un atto che ha maturato i suoi effetti, pur se nulla, ma su questo si esprimerà chi di competenza. Sarà il consiglio comunale un organo di controllo sovrano, ma può veramente rettificare un atto di cotal importanza, voluto così tanto di fretta solo per scopi politici? Questo atto non si può rettificare, tuttalpiù revocare. E perché convoca la conferenza capi gruppo il presidente del Consiglio? E di conseguenza il consiglio comunale? Non si era sostituito al consiglio comunale il commissario ad acta? Non dovrebbe convocare tutto il commissario? Ma i cinque giorni non decorrono dal 14 compreso? Non scadono di già giorno 20 c.m.? Non è il karma di questa amministrazione? Ma che karma è? A proposito, karma tutti. Troppe domande? Cercheremo di rispondere. Mi pare proprio che, se si dovesse rivotare davvero, cosa che non potrebbe e non dovrebbe farsi, ci sarebbero gli estremi anche per qualche denuncia ben oltre quella del ricorso, tutta l’opposizione procederà per vie legali. Cari cittadini, quando si dice “u diavulu i fa far e u s’gnur i fa scuprir”.

Anna Zagara