Piazza Armerina: dissesto sì, dissesto no… la terra dei cachi

Piazza Armerina. Notti insonne quelle dell’amministrazione Cammarata dopo il voto del Consiglio comunale di giorno 14 c.m. dopo la votazione sulla dichiarazione di dissesto. L’astensione di un consigliere di maggioranza, ha messo in discussione l’esito della votazione, il dubbio si aleggiava sulla maggioranza assoluta. Statuti, regolamenti, leggi e sentenze, sono ormai divenute meta di discepoli dell’interpretazione; chi sostiene invece che la delibera, ma ancor di più la votazione sia valida, è proprio il vice segretario che durante la conferenza capi gruppo ha dichiarato: “che sentito il parere del segretario generale”, in carica fino allo scorso mese nel comune di Piazza Armerina, quindi nulla di scritto, “lo stesso mi ha rassicurato che la votazione è valida”. Quindi il dissesto finanziario è valido. Ma se il vice segretario fosse stato così sicuro del conteggio deliberato giorno 14, perché hanno di fretta e furia convocato la conferenza capi gruppo con all’ordine del giorno “rettifica della delibera di Consiglio comunale n.16 del 14/04/2020”?
L’unica possibile verità è che, per la legge n.17 del 11 Agosto 2016, il commissario, il quale a suo dire per la convocazione del consiglio scorso, si è sostituito allo stesso consiglio, avrebbe dovuto o potuto, sciogliere il consiglio comunale e di conseguenza a casa anche tutta l’amministrazione.
Già, perché per molti, la maggioranza assoluta necessaria affinché le deliberazioni siano adottate, debbono raggiungere la maggioranza assoluta. Quindi unica soluzione, chi ha sbagliato si faccia carico della propria colpa dichiarando la validità della votazione, e così ha fatto il vice segretario. Nessuna nuova per i consiglieri di opposizione, tutto secondo programma, sì, quello della maggioranza e di tutta l’amministrazione. Sarà presentato ricorso al tribunale amministrativo ed un esposto alla procura della repubblica, quell’ultimo con riferimento a tutti gli atti consumati ed allegati al bilancio approvato. L’amministrazione Cammarata, avrà in futuro tante gatte da pelare per le troppe poltrone promesse. Intanto, quanto accaduto in consiglio, oltre l’esito sperato da questa amministrazione con la collaborazione di una mente sopraffina, ha avuto anche quello della spaccatura all’interno della maggioranza. Questo, sembra essere l’inizio della fine………

Anna Zagara