Lettera aperta dei Medici di famiglia e dei Medici di continuità assistenziale al Sindaco di Centuripe

Lettera aperta dei Medici di Famiglia e dei Medici di Continuità Assistenziale al Sindaco di Centuripe, che trascriviamo per dovere di cronaca integralmente:
“scriviamo a lei come primo cittadino del Comune di Centuripe volendo raggiungere, tramite lei, ogni persona di questo paese in cui ci troviamo ad operare. In questo periodo caratterizzato dalla Pandemia da Covid-19 ognuno di noi si è dovuto adeguare a misure drastiche che sicuramente provocano una profonda sofferenza in ogni tipo di relazione. Misure che hanno potuto essere adottate solo nella prospettiva di un bene più grande da raggiungere: la tutela della salute di ciascuno, in particolare delle fasce più fragili della popolazione. Siamo consapevoli che molti hanno provato ad adeguarsi al meglio alle nuove disposizioni, evidente segno di una generosità d’animo che distingue il popolo Centuripino. Con questa nostra vogliamo sottolineare a tutta la popolazione un passaggio da miglio￾rare nell’approccio agli ambulatori di Medicina Generale, intendendo con ciò sia gli studi dei Medici di Famiglia che l’ambulatorio del servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica).
L’Ordinanza del presidente della Regione Siciliana del 13 Marzo 2020 Art 8/e imponeva la sospensione degli “accessi dell’utenza con cui si mantiene comunicazione telefonica”. Il giorno 18 marzo c.a. una disposizione dell’ASP di Enna definiva le modalità di approccio agli ambulatori di Medicina Generale. Tale disposizione sospende l’accesso libero agli studi medici, introducendo la telefonata come primissimo contatto con il medico. La telefonata previa ha il fine di chiarire al sanitario stesso il reale bisogno del paziente per garantire il miglior approccio possibile. Spetta al medico attivare le procedure adatte secondo le direttive nazionali e regionali. Il paziente ha la responsabilità di riferire con sincerità e per intero la situazione in cui si trova, pertanto è necessario che la telefonata sia fatta da casa, ambiente adatto per riferire al medico le condizioni di salute della persona ammalata. Questo tipo di valutazione telefonica consente al medico di analizzare il singolo caso clinico e di prendere le decisioni opportune di volta in volta, per un’ottimale gestione della situazione contingente. Altro punto che ci preme sottolineare è l’opportunità dell’utilizzo della mascherina chirurgica da parte degli utenti, o comunque di una mascherina priva di valvola, nel rispetto della salute altrui. Si avverte in alcuni una certa difficoltà nell’attenersi a queste disposizioni, soprattutto per quanto riguarda la valutazione telefonica, in certi casi si arriva a chiari segni di insofferenza. Tale procedura è stata imposta dagli uffici preposti perché ritenuta la migliore per salvaguardare la salute dell’intera popolazione nazionale e non si esaurirà il 3 Maggio. Tutt’altro! Tali misure si protrarranno per il tempo ritenuto necessario dagli organi competenti.
Le strutture sanitarie stanno già operando perché il territorio non rimanga abbandonato (servizio USCA, tamponi, test rapidi, test sierologici, nuove note AIFA), ma rimane ancora tanto da fare per uscire dalla pandemia. Le saremmo grati se volesse chiarire a tutta la popolazione che ciascuno di noi si sta sottoponendo ad una procedura che è necessaria al contenimento della pandemia.


Immediata la risposta del primo cittadino, Elio Galvagno, che comunica che per qualsiasi necessità inerente l’attività del medico di medicina generale o pediatra (visita, prescrizioni, giorni di malattia…), l’accesso all’ambulatorio deve avvenire solo dopo contatto telefonico. Il medico, qualora lo ritenesse necessario, comunicherà all’assistito le modalità di accesso (giorno/ora). Anche per il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) è necessario il contatto telefonico prima di recarsi in ambulatorio (nella comunicazione ci sono tutti i recapiti, compresi i numeri di cellulare dei medici).