ANPI Enna depone corona di alloro presso la tomba di Pompeo Colajanni

Questa mattina come di consueto l’ANPI di Enna ha deposto la corona di alloro presso la tomba di Pompeo Colajanni al cimitero di Enna (nel rispetto di tutte le norme di sicurezza vista la situazione di emergenza). “Abbiamo inoltre voluto ricordare -dice il presidente Renzo Pintus – la moglie di Pompeo, Lina Caffarratto, da poco scomparsa”.
Erano presenti durante la deposizione: un membro del comitato provinciale dell’Anpi di Enna, il sindaco di Enna Maurizio Dipietro e l’assessore Francesco Colianni.

Il messaggio del presidente provinciale dell’ANPI Renzo Pintus
E’ difficile festeggiare questo 25 aprile mentre gli artigli acuminati dell’epidemia mietono ancora cinicamente vittime tra la popolazione. Il nostro pensiero corre a loro, al dolore dei loro familiari, dolore che ci accomuna e che, una tantum, ci fa sentire fratelli, membri di una comunità unita e solidale con chi soffre e con chi mette generosamente a repentaglio la propria vita per salvare la vita altrui. L’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia consapevole della drammaticità del momento ha destinato gran parte delle somme derivanti dal tesseremento e da sottoscrizioni tra i cittadini , iscritti e non all’Anpi, alla solidarietà verso strutture ospedaliere e assistenziali per sopperire alla carenza dei più elementari dispositivi di sicurezza e di primo soccorso. Questo 25 aprile commemoriamo il 75 anniversario della liberazione d’Italia dalla barbarie nazifascista e il suo Risorgimento a Paese libero, democratico e unito grazie a una coraggiosa generazione di Resistenti che, con gli ideali della loro scelta e l’eroismo delle loro azioni, riscattarono l’onore e la dignità della Patria che sembrava irrimediabilmente perduta con la disastrosa guerra in cui il fascismo l’aveva precipitata. Quel lontano sacrificio ci ha consegnato un sofferto e prezioso dono : la Costituzione, “un testamento di 100.000 morti” lo definì Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti; essa è stata il faro, la guida e la garanzia di un nuovo patto sociale tra Stato e cittadini, non più sudditi, la madre di una nuova coesistenza sociale vivificata dai principi di libertà, democrazia, uguaglianza non solo formale, di solidarietà, principi che hanno a loro necessario e inamovibile fondamento l’antifascismo. La realizzazione di questi principi deve ancora essere pienamente compiuta. Questo è il legame che unisce i nuovi e i vecchi combattenti per la libertà. “Ieri i partigiani e la partigiane hanno dato vita alla nostra Repubblica democratica e alla Costituzione, oggi spetta a noi difenderla”. Quest’anno non potremo scendere nelle piazze e nei luoghi della memoria dove la Resistenza ha pagato il doloroso tributo di sangue della lotta di liberazione, per le norme di distanziamento sociale adottate a salvaguardia della salute individuale e collettiva, ma, rimanendo fedeli all’impegno che ogni anno abbiamo assunto, esporremo alle finestre e sui balconi il tricolore e la bandiera dell’ANPI e alle ore 15 canteremo con tutto il fiato che abbiamo in corpo BELLA CIAO, il canto di amore e di lotta per la libertà che è diventata l’inno internazionale di chi combatte per la giustizia e la libertà.