Piazza Armerina: Omessa approvazionel bilancio di previsione 2018-2020 e rendiconto 2017 Corte Conti segnala a Procura

Un vecchio detto recita “ Tempu e malu tempu non dura tuttu u tempu”, e io aggiungo “menumal”. Con Prot. 13173 del 4/5/2020, è stata notificata al consiglio comunale di Piazza Armerina, al sindaco, al commissario ad Acta ed al Collegio dei revisori, copia della Deliberazione adottata nella Adunanza del 24 Ottobre 2019. La stessa è stata inviata anche , al MEF, al Dipartimento Autonomie Locali di Palermo, alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna. La deliberazione, previe osservazioni comincia …“…vista la relazione di deferimento del magistrato istruttore concernente l’omessa approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 e del rendiconto per l’esercizio 2017 da parte del Comune di Piazza Armerina; vista l’ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 169/2019/CONTR, con la quale la Sezione medesima è stata convocata per l’odierna adunanza al fine di pronunciarsi in ordine alle anzidette osservazioni; fino a questo punto, il nostro sindaco direbbe che è tutto normale, ma non è proprio così ed infatti la deliberazione continua…” preso atto della mancata presentazione di memoria scritta da parte dell’Ente; avete letto bene? Erano state richieste delle memorie, ma l’ente non ha provveduto ad inviare nessuna memoria, e come poteva?, chi doveva controllare era anche chi era controllato. Continuiamo…” udito il relatore, Consigliere Luciano Abbonato; uditi, in rappresentanza dell’Ente, il Sindaco, Avv. Antonino Cammarata, il Responsabile del servizio finanziario, Dott. Alfonso Catalano, l’Assessore al bilancio, Avv. Alessio Cugini e il Commissario ad acta, Dott.ssa Filippa D’Amato. Sono stati sentiti tutti, ricordo ancora quando il sindaco tornato dall’udienza dichiara che era un’udienza che rientrava nella normalità per la Corte dei Conti e che era stato chiarito tutto, e menomale, e se non fosse stato chiarito nulla? Cosa sarebbe accaduto? Continua la deliberazione…”…Ciò premesso, il relatore evidenzia che il presente procedimento prende spunto dalla mancata approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 e del rendiconto per l’esercizio finanziario 2017 del Comune di Piazza Armerina che non mette la Corte nelle condizioni di esercitare il controllo finanziario previsto…”…”Il Commissario sottolinea di avere sollecitato l’amministrazione a predisporre in tempi brevi il bilancio di previsione 2018-2020, “estrapolando i dati già inseriti nel piano” e sostiene che “il rallentamento è dovuto al fatto che l’amministrazione, commissariata anche per l’approvazione del bilancio 2019 – con un altro Commissario ad acta – e del rendiconto 2018, ha preferito concentrarsi sul riaccertamento ordinario dei residui dell’anno 2018”. Anche il commissario ad Acta, come tutta l’opposizione, sostiene che il rallentamento è colpa dell’amministrazione, che ha preferito concentrarsi sul riaccertamento dei residui dell’anno 2018, residui che solo chi li ha riaccertati ne comprende il senso, non è riuscito neanche l’esperto che è stato chiamato, tardivamente, per tenere sotto controllo l’artefice di tutto questo danno…”Rispondendo ad una domanda del relatore su come venga garantita la gestione finanziaria 2019 in assenza di bilancio 2018-2020 e 2019-2021, il dr. Catalano risponde in maniera elusiva sostenendo che “lavora per non compromettere ulteriormente la situazione dell’Ente, non aggravando lo squilibrio, il disavanzo o generando nuovo debito, contraendo la spesa”….”. Il ragioniere risponde in maniera “elusiva”, contraendo la spesa, ma quale forse quella di casa sua, ma come si può rispondere in maniera elusiva, come, appunto, fosse a casa propria, cercando di prendere in giro anche la Corte dei Conti …….”.Alla luce di quanto precede, il Collegio ritiene di stigmatizzare i gravi ritardi nell’approvazione degli strumenti contabili del Comune di piazza Armerina, nonostante la presenza di un Commissario ad acta, nonché una gestione finanziaria evidentemente aliena a qualunque canone normativo e improntata alla massima discrezionalità. Discrezionalità, la stessa che era già stata evidenziata nella relazione di un altro Commissario, il Dott. Garofalo. …Si evidenzia che tale modus operandi potrebbe aver già prodotto significativi danni all’erario comunale, per effetto della mancata o ritardata erogazione dei trasferimenti erariali, conseguente alla mancata o ritardata approvazione degli atti oggetto del presente procedimento. Quando si parla di “Modus Operandi”, si fa riferimento a comportamenti ricorrenti, atti a programmare e svolgere una data azione, in questo caso “economica finanziaria”, quindi, la Corte dei Conti, lascia intendere che già conoscono il modo di lavorare di tale soggetto….Si continua, e purtroppo non è possibile riportare tutta quanta la deliberazione,… “ Non escludendosi ben più gravi conseguenze di tale sorprendente comune agire, slegato da vincoli e controlli. Ed infatti è così, con questo, fanno riferimento a tutte le segnalazioni “strampalate”, inviate alla Corte dei Conti e non solo, proprio per evidenziare la gestione fuori da ogni controllo del settore finanziario dell’Ente e non solo. …Conclude….”Per questi motivi, il Collegio ritiene di segnalare i fatti esposti nella presente deliberazione alla Procura regionale della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per i profili di competenza”…”.Insomma tutti denunciati, devo sottolineare che sotto questo profilo, la Corte dei Conti ha anticipato la denuncia alla Procura della Repubblica di Enna degli atti sul bilancio 2018 approvato dal consiglio comunale, lo stesso infatti risulta essere un bilancio non in equilibrio, ditemi voi come si chiama questo tipo di bilancio. Si conclude…” P. Q. M…La Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, con riferimento al rendiconto dell’esercizio 2017 e al bilancio di previsione 2018-2020, accerta le gravi irregolarità evidenziate nella parte motiva. Le gravi irregolarità, sono state evidenziate con la contabilità dell’attuale amministrazione, peraltro anche l’esperto dichiarò a suo tempo che “con l’attuale contabilità era l’unica strada il dissesto”. Questa è l’ennesima figura alla Emilio Fede, non si riesce a comprendere come, dopo l’attacco in pubblico consiglio comunale da parte del precedente assessore al bilancio, dopo aver per mancanza di fiducia destituito dall’incarico il ragioniere capo, aver richiesto il supporto ad un esperto, dopo che una relazione da parte del Collegio dei Revisori, attesta quanto creato, in modo pretestuoso aggiungo io, cioè uno squilibrio nella contabilità, una incongruenza con i dati, l’impossibilità di verifica di atti più volte richiesti, anche dai consiglieri di opposizione, e mai trasmessi…ecco, dopo tutto ciò, cosa fa il nostro sindaco, rinomina il professionista “ dalla grande professionalità di cui non si discute”, come dichiarato in illo tempore dal sindaco, mi pare logico che non la pensa così la Corte dei Conti e i diversi Commissari ad Acta succedutesi in questi ultimi due anni. Ora, cosa, come e se risponderà, il ragioniere chiamato in causa entro sessanta giorni alla Corte dei Conti? Ha provocato un danno erariale all’ente, milioni e milioni di trasferimenti bloccati, una città in ginocchio, e questa amministrazione cosa fa? Nomina un nuovo assessore, si ritrovano tutti denunciati e ancora gridano “all’operazione verità”.Ma sapete quanti atti, richieste di integrazione documentale, anche da parte della Corte dei Conti, integrazioni sono state “occultate” ? Cestinate, nascoste ?…. Non si dimetteranno mai, ma come azione politica l’opposizione deve chiederne le dimissioni di questa amministrazione e se solo avesse un minimo di dignità professionale, dovrebbe immediatamente fare la stessa cosa l’artefice di tutto ciò. Mai il comune di Piazza Armerina, a memoria storica, aveva raschiato il fondo del barile. Gridavano i consiglieri di maggioranza che, la Procura stava indagando sulla precedente amministrazione per falso, cosa grideranno ora loro che si ritrovano nella stessa identica situazione? con la differenza però che è la Corte dei Conti che presenta una denuncia alla Procura della Repubblica per questa amministrazione e non un dipendente comunale, quale era ai tempi in cui fu presentata la sua di denuncia e che ha portato a tutto ciò, con la complicità purtroppo, dell’intera amministrazione. Mi pare proprio che voleva fare come il delfino, che mette i tonni nella rete e poi scappa…..solo che con il suo ritorno la rete la sta tenendo anche lui.

Anna Zagara