Piazza Armerina. L’Assessore Cugini si dimette ”Lo faranno rientrare dalla finestra con altri pseudi incarichi?”

Davvero inaspettata la decisione dell’Assessore Cugini di rimettere il mandato nelle mani del sindaco di Piazza Armerina. Nella lettera indirizzata al sindaco dichiara: “Ho manifestato più volte la mia piena disponibilità ad un passo indietro se veramente la strada scelta era quella di arrivare ad un nuovo gruppo dirigente della Città, perché certamente sarebbe stato impossibile accettare un sacrificio solo di un componente della Giunta. La conferma del sottoscritto è stata quindi una conferma dell’operato dello Scrivente che anche in questo difficile momento di emergenza ha dato tutto sé stesso per il Comune, per l’Amministrazione e per la città”. E’ infatti di qualche settimana fa, lo pseudo azzeramento della Giunta Cammarata, azzeramento che ha permesso il cambio dei membri della Giunta con un nuovo ingresso appartenente all’UDC. I nuovi assessori nominati, sono: “gli stessi che c’erano prima, compreso Cugini”. Ma perché nella sua lettera scrive di “sacrificio di un solo membro della Giunta?”. Doveva essere forse lui il sacrificato? Il sindaco, in quell’occasione, non ha voluto tenere conto della proposta da parte dell’assessore Cugini, cioè il suo passo indietro ad essere riconfermato, troppo importante il suo contributo all’interno della Giunta. Già, in quel momento, forse, sarebbe caduto Sansone con tutti i Filistei. In molti oggi, si chiedono: “Come mai allora si è dimesso dopo qualche settimana?”… ”Lo faranno rientrare dalla finestra con altri pseudi incarichi?”… Il sindaco anche per queste dimissioni smentirà?”… “Attenderanno il fatidico giorno ventotto Maggio al Palatenda?”… Questo non è dato a sapersi, “non n p’gghiamu p’nseri d’ l’autri”. La città di Piazza Armerina si è svegliata con una luce diversa, se fino a ieri il sole splendeva sotto “ I delitti di Barlume” (Marco Vivaldi, romanziere), protagonista “un tenebroso barista (sceriffo), impegnato a scoprire i segreti della cittadina dove vive e lavora”, oggi il sole splende sui cuori affranti, di tutti quei cittadini Piazzesi, nell’apprendere la notizia. Voci di piazzetta dicono che, lo stesso ha lasciato perché in attesa dell’esisto di un vecchio concorso espletato alla SIP (Società Italiana per l’Esercizio Telefonico), e che sia stato l’unico candidato a superarlo. Bene, con questa lieta notizia, abbiamo dato modo di colmare il dubbio aleggiante in alcune menti piazzesi, contenti del fatto che, come lui, ognuno di noi prima o dopo trova la strada per andare dove dobbiamo andare da dove dobbiamo andare… Ecco… direi che per oggi è tutto, alla prossima puntata de “La cronaca Rosa dell’amministrazione Cammarata”.

“Impara…..Il collega non è un amico. Il desiderio non è amore. Sorridere non vuol dire essere felice. Il vaffanculo però è sempre “vaffanculo”. (cit.)


Anna Zagara