Mes, Patuelli “Non c’è più un rischio per la sovranità”
Italpress - 04/06/2020

“Il negoziato svolto dall’Italia, con l’impegno del commissario Paolo Gentiloni e del ministro Roberto Gualtieri, ha trasformato il vecchio accordo in un’iniziativa di emergenza che io definisco ‘non più Mes’ e che, a quanto risulta, non ha più le condizionalità che aveva in precedenza, ma serve solo per spese per la sanità pubblica – aggiunge -. Per questo motivo dovrebbe essere ora escluso ogni rischio per la sovranità costituzionale dell’Italia. La necessità di interventi per ammodernare le strutture sanitarie esistenti e per diffonderle sul territorio mi sembra evidente”.
In merito al piano per il rilancio del Paese cui sta lavorando il Governo, Patuelli commenta: “L’auspicio è che le risorse siano utilizzate al meglio: abbiamo vari esempi di regioni che non riescono a spendere fondi europei. Le fonti di finanziamento sono molteplici: i fondi crescenti della Bce per l’acquisto dei titoli di Stato che contribuiscono a calmierare il costo del debito italiano; i fondi Bei; il Sure per finanziare la cassa integrazione; il Recovery fund finalizzato a progetti di sviluppo. E poi c’è il ‘non più Mes'”.
Alla domanda se ci siano priorità per gli investimenti, il presidente dell’Abi risponde: “E’ assolutamente così. Oltre alla sanità c’è la tutela ambiente: i rischi legati ai virus sono più accentuati dove è maggiore l’inquinamento”. Poi “le infrastrutture immateriali, come la necessità di garantire l’accesso alla tecnologia per tutti. E quelle materiali: penso ai collegamenti ferroviari e al ruolo cruciale che possono avere nel rilancio del turismo. Le dorsali ferroviarie tirrenica e adriatica sono in condizioni di antichità, alcune tratte come la Orte-Ancona risalgono all’epoca risorgimentale. L’istruzione: la pandemia ha dimostrato che la programmazione dei conteggi del numero limitato di possibili medici erano sbagliati. Bisogna correggere la tendenza”.
(ITALPRESS).