«Come si può constatare – sottolinea Emanuele Gallo – il rapporto fra beni disponibili ed utilizzo è inversamente proporzionale. Un dato poco lusinghiero dal quale si deve partire per predisporre un’idea di circuito turistico che si giovi del traino di Agrigento ed agganci l’entroterra nisseno ed ennese. E’ indifferibile valorizzare il territorio con iniziative ed eventi che puntino a salvaguardare la tradizione veicolandola però con ottica innovativa. Bisogna sfruttare tutte le opportunità disponibili: dalle risorse comunitarie, alle nazionali, alle tecnologiche».
«Fondamentale – per il segretario della Cisl Ag, Cl, En – la cooperazione tra pubblico e privato come necessaria è un’azione di promozione che irrobustisca l’immagine della Valle dei Templi quale apripista di vari fattori attrattivi. Tra questi le aree archeologiche di Sabbucina a Caltanissetta, quella di Philosophiana a Mazzarino, la Dea di Morgantina ad Aidone, la Villa del Casale a Piazza Armerina, il Castello di Lombardia e la Torre di Federico a Enna, il Lago di Pergusa, per finire all’acropoli e alle Mura di Timoleonte a Gela. Bellezze incommensurabili, note e meno note che sono l’oro delle tre province».
«Non è la prima volta – sottolinea Emanuele Gallo – che come Cisl puntiamo i riflettori su questi temi spingendo alla collaborazione tra territori che, visto il momento, è la carta speciale da giocare. E’ arrivato il tempo di abbattere i campanili, di discutere in termini di zone integrate per convogliare, in un’unica forza, tante debolezze municipali. E’ arrivato il tempo di varare un progetto integrato tra le aree turistiche di Agrigento, Caltanissetta, Enna da proporre ai tour operator come offerta unica, caratterizzata dalla ricchezza delle diversità».
«La crisi sta facendo male – conclude Emanuele Gallo – ma rischia di aggravarsi comportando enormi ricadute sociali. Dobbiamo quindi guardarci attorno, mettere da parte le rivalità, fare fronte comune per dare una prospettiva all’economia delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna. La fiera valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici può essere una valida risposta».