A Leonforte succedono cose…

Si asfaltano le strade di esclusivo interesse ciclistico e la gente domanda il perché di ammanchi, difetti e rialzamenti del manto stradale lungo il Corso Umberto I, che lambisce pericolosamente il marciapiede, restando però insidiosamente affossato sulle caditoie, per non eliminare del tutto il rischio “storta”?
Partono i cantieri scuola per fare opere di importanza notevole con quello che si ha e come meglio si può. Buon lavoro agli operai e ai tecnici impegnati a non sfigurare con la Regione.
La domenica mattina si accoltella uno al bar per un diverbio e su Fb si legge: “avrà avuto le sue ragioni” (l’accoltellatore).
E nella notte fra sabato e domenica un gruppo di paesani di rientro da Enna si trova coinvolto in una vicenda inverosimile.
Sulla Ss 121 una donna con in braccio un fagotto, cammina da sola e in evidente stato confusionale. Gli automobilisti, comprensibilmente spaventati, allertano immediatamente le forze dell’ordine e accompagnano la donna, marciando con lei e rallentando le macchine sulla strada fino a giungere, in tanti, presso un’area illuminata scoprendo che il fagotto è un bambolotto. La donna pare non comprendere cosa stia accadendo e si limita a farneticare di orfani e poliziotti ammazzati. Le forze dell’ordine nonostante da più e più volte chiamate, tardano ad arrivare e gli automobilisti non hanno altro da fare che sorvegliare la donna, che intanto ha ripreso il suo vagare fino a perderla di vista perché caricata da un automobile non identificata. Chi fosse la donna i presenti non sono riusciti a scoprire e cosa e dove fosse diretta neppure. La nostra realtà è soverchiata da difficoltà sociali e economiche e l’assenza di un controllo puntuale del territorio porta a una sensazione di abbandono, fortunatamente il senso civico di tanti colma in parte questa assenza dello Stato.

Gabriella Grasso


immagine repertorio