A Nicosia le (cinque) Stelle stanno a guardare

Nicosia festeggia la vittoria di Luigi Bonelli confermato sindaco per i prossimi 5 anni. Ma c’è un’altra cosa da festeggiare perché Nicosia è, utilizzando e storpiando una espressione (purtroppo) in voga in questi periodi, “5stellefree”. Perché sì, signori, dopo il nostro articolo che lamentava il fatto che a Nicosia i grillini non si erano presentati, questi ultimi, più come funghi che come grillini, sono spuntati e sono spuntati in una lista. La cosa simpatica è che sono spuntati con parole che non lasciano spazio ad ogni dubbio di ciò che ha corso Nicosia: perché parlare di “veri sostenitori” che avrebbero dovuto votare questi esponenti significa dire che nel Movimento 5 Stelle di Nicosia o la pensi in una certa maniera o non sei un vero sostenitore, non appartieni alla classe dei puri, di quelli lavati nell’acqua più pura col sapone più puro e con la paperetta dal giallo più puro. In sostanza: o con noi o contro di noi. Ma ancor meglio, chiamare in causa che i “veri sostenitori” avrebbero votato i due esponenti, serve a farci capire quanto pesi a Nicosia il m5s. Ebbene: pesa quanto un granello di senape (e qui non vale che chi ha fede quanto un granello di senape può spostare le montagne, qui vale di ricordarsi che si è polvere e polvere ritornerai). E no, in politica non vale che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi. Gli ultimi sono ultimi e basta. Quindi un plauso a Nicosia che ha dimostrato di non essere sostenitrice del m5s, di quel movimento antipartitico che ha ridotto la rappresentanza democratica, che ha fatto uno sfacelo col reddito di cittadinanza (cosa che pagheremo noi), che ha portato ai vertici delle istituzioni gente che neanche sa dove si trovi Cuba o Cile (ovviamente ogni riferimento è puramente casuale). E per di più per patrocinare la candidatura di questi due candidati consiglieri (e che vedranno lo scranno del Consiglio Comunale di Nicosia solo col Binocolo e, ricordiamo, guardare ma non toccare) si è anche smosso qualche onorevole (ad esempio la deputata Raffa) che, praticamente, come una noce in un sacco, neanche ha fatto “scruscio” (però, giustamente, pur se la montagna ha partorito un topolino, bisogna creare, con compiacenti mezzuncoli di ottava categoria, la montagna). Ma poi, dico io, Nicosia, oltre che giustamente ha capito che tra un’eternità all’Inferno o un mondo governato dai 5 stelle è meglio la prima che sembra di essere in Paradiso, avrebbe mai accettato come consigliere persone che sono stati elettoralmente (poi, umanamente, possono essere brave persone, ma questo è un discorso politico) bocciati in altri paesi? Vero che siamo punto di riferimento territoriale e che molti paesi guardano a noi, ma questo sarebbe stato anche troppo! E comunque, anche se a Nicosia i 5 Stelle sono stati declassati a bed & breakfast, anche se son passati dalle stelle alle stalle, è giusto poter usare il termine stelle nel modo che più si addice a Nicosia ora che si è sbarazzata dei grillini: e quindi uscimmo a riveder le stelle!

Alain Calò