“Ci è sembrato doveroso – spiega il sindaco Fabio Venezia – , concorrere concretamente alla nobile causa di restaurare questa importante chiesa per la comunità troinese, stanziando un congruo contributo dal nostro bilancio comunale. È anche un gesto che vuole riconoscere il grande lavoro svolto in questi anni dalla parrocchia per la nostra città, grazie alla carismatica e sapiente guida di padre Pietro Maccarrone”.
Gli interventi di restauro riguardano principalmente il consolidamento della volta, il recupero funzionale della copertura e del campanile, il risanamento dall’umidità e la ricostruzione della parte basamentale dell’edificio, il rifacimento dei prospetti e degli intonaci, nonché una serie di interventi, sia esterni che interni, volti al miglioramento complessivo dell’edificio.
La struttura religiosa venne edificata nella prima metà del Settecento, nella parte alta del quartiere Borgo. La chiesa venne costruita su un’unica navata, con un’abside su cui trovano posto l’altare e l’ambone. L’edificio subì dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e venne totalmente demolito e ricostruito, dopo varie vicissitudini, nel 1948 con uno stile architettonico locale, originato dall’esperienza delle maestranze locali. Il prospetto, anticamente con intonaco chiaro, dopo i lavori di ricostruzione venne sostituito con pietra arenaria squadrata a faccia vista. Dal 1931 la chiesa è sede della confraternita di San Sebastiano. Nel secondo dopoguerra venne eretta a chiesa parrocchiale e diventò un punto di riferimento per la comunità troinese.