Troina. Riqualificazione del Collegio Maria Addolorata per il “Dopo di noi” esempio di rigenerazione urbana

Troina. L’assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha concesso 312 mila euro al comune di Troina, che l’ha redatto, per mezzo del Gal, che l’ha presentato, al fine di realizzare il progetto di riqualificazione funzionale dell’ex Pio Istituto Collegio Maria Addolorata per destinarlo all’accoglienza di persone con disabilità lieve che non hanno alcun sostegno familiare. Le risorse finanziarie sono quelle dell’azione 9.3.5. – Piani di investimento in infrastrutture per Comuni associati e aiuti per sostenere gli investimenti privati nelle strutture per anziani e persone con limitazioni nell’autonomia del Programma Operativo (P.O.) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Partner de comune di Troina in questo progetto sono l’Oasi Maria SS, il cda del Pio Istituto Collegio Maria Addolorata e l’Azienda speciale Silvo Pastorale. Il Collegio Maria Addolorata è ubicato in via Conte Ruggero, nel cuore del centro storico del paese, a un centinaio di passi dall’Oasi Maria SS. E’ attaccato all’ex convento San Francesco, il convento dei cappuccini costruito nella seconda metà del ‘400, che nel 1535 ospitò per tre giorni l’imperatore Carlo V. Il Collegio Maria Addolorata fu istituito nel 1770 per l’educazione delle fanciulle da Federico di Napoli, appartenente ad una delle famiglie più in vista della Troina di quel tempo. Pur disponendo di un ricco patrimonio, frutto di cospicue donazioni, e dopo molti anni dalla sua fondazione, il Collegio Maria Addolorata entrò in fase di decadenza dalla quale, tra la fine dell’800 e l’inizio nel ‘900, lo trasse fuori il padre cappuccino Domenico Fisicaro, che lo affidò alle suore francescane di Malta. Fu completamente distrutto dai bombardamenti angloamericani dell’agosto 1943 e a guerra finita venne riscostruito tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50 nelle forme e nelle dimensioni che si possono ancora vedere. Per molti anni continuò a funzionare come collegio di ragazze per trasformarsi verso la fine degli anni ‘70 in istituto di ricovero di minori. Negli anni ’90 non c‘erano più minori ricoverati. Erano rimaste sole poche suore francescane di Malta. Quando anche le suore se ne andarono, il Pio Istituto si trasformò in uno dei tanti contenitori vuoti del centro storico. Il progetto di riqualificazione del Collegio Maria Addolorata è un esempio di rigenerazione urbana del centro storico del paese, che non può non essere condizionato dalla presenza dell’Oasi Maria SS. Soddisfatti del finanziamento ottenuto sono il sindaco Fabio Venezia e l’assessore Melina Impellizzeri: “E’ il primo nucleo del progetto ‘Dopo di noi’ per avviare i disabili lievi in un percorso di autonomia dalle loro famiglie quando queste non ci saranno più a sostenerli”.

Silvano Privitera