Valguarnera: stabilizzati i 9 dipendenti del Parco minerario Floristella

Valguarnera. In questo brutto 2020, miglior notizia alla vigilia di Natale per i dipendenti del Parco Minerario Floristella, non poteva esserci. Stabilizzati dopo anni di lunga attesa i 9 lavoratori. Ad annunciarlo il Presidente della regione Nello Musumeci che chiude così un’altra brutta pagina di precariato. “Nella provincia di Enna – dichiara – nove lavoratori saranno stabilizzati al Parco minerario “Floristella Grottacalda” di Valguarnera. Il 29 dicembre firmeranno, infatti, il tanto atteso contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Un altro obiettivo concreto è stato raggiunto, così, sul fronte delle stabilizzazioni, su cui il mio governo ha puntato la massima attenzione. Si tratta di un segnale tangibile che conferma come l’ente, ancora sotto la guida commissariale del soprintendente ai Beni culturali di Enna, l’architetto Nicola Neri, stia procedendo lungo la strada del rilancio”. Si conclude così una lunga procedura di stabilizzazione avvenuta al Parco minerario Grottacalda- Floristella, che accorpa le due omonime miniere di zolfo dismesse, considerato uno dei più espressivi insediamenti d’archeologia industriale esistenti nel Sud d’Italia. Ma la partita non può ancora considerarsi chiusa. Manca un altro importante tassello per renderlo pienamente funzionante. Manca il completamento della Governance. Dopo la recente nomina della sindaca Francesca Draià, da parte dei 4 sindaci interessati, Valguarnera, Enna, Piazza Armerina ed Aidone, la palla passa adesso alla Regione Siciliana che dopo decine di commissariamenti, deve adesso nominare il Presidente dell’Ente ed un componente, per essere completamente operativa. Una Governance capace di garantire un futuro alle bellezze del Parco Minerario Floristella. Il Parco che si estende su un’area di 400 ettari è tra i migliori siti di archeologia industriale esistente in Europa. Con le sue miniere di zolfo dismesse e le sue bellezze paesaggistiche rappresenta per la provincia di Enna una grossa opportunità di sviluppo. Recentemente è stato valutato dall’Unesco tra i primi 10 geoparchi in assoluto e secondo gli esperti, potrebbe diventare uno dei migliori musei di archeologia industriale del meridione, che potrebbe attrarre migliaia di turisti, rilanciando la fragile economia della zona.

Rino Caltagirone