anche a precisare che l’unico consigliere comunale di riferimento
del partito in aula consiliare, Calogero Cursale, ha sempre espresso di rappresentare in maniera unitaria tutti i tesserati e la mia linea commissariale, linea concordata sempre con i vertici provinciali del partito rappresentati dal commissario Carmelo Barbera».
ll dialogo con il sindaco Cammarata per la nomina del quinto assessore, non sarebbe andato a buon fine.
“Con l’amministrazione Cammarata abbiamo dialogato su un nome, dichiara Cipriano, ma non trovando un punto di incontro poiché si trattava di un nome poco gradito alla maggioranza dei consiglieri comunali che sostengono il sindaco. Non possiamo forzare sugli equilibri politici interni provocando spaccature, il nominativo deve essere capace di unione e larghe intese non fratture».
«Ma, chiude Cipriano, continuiamo a condividere, anche tramite il consigliere Calogero Cursale tra gli scranni consiliari, le scelte politico amministrative del sindaco, comprese le vicende delle tariffe idriche». Analizziamo il “quanto dichiarato”, quindi: un gruppo di tesserati, sì dissociano dal neo commissario ma hanno come loro riferimento, il conducente Cursale. Cursale, dal canto suo, non prende parola, ma è anche l’unico consigliere di FdI a cui fa riferimento il neo commissario. Il neo commissario continua ad affermare che, non c’è nessuna spaccatura all’interno del partito e che resta a sostegno dell’amministrazione Cammarata. Ma se il consigliere di riferimento è Cursale, non è passato, con sua dichiarazione in consiglio, all’opposizione? Diversi infatti ormai gli atti in consiglio votati all’unanimità con l’opposizione. Quindi cosa sarebbe cambiato durante i tre giorni rossi? Ritroveremo Cursale nuovamente in maggioranza? Altro punto di domanda: “ma da quando la scelta di un assessore in rappresentanza di un partito, debba essere gradito anche ai consiglieri di maggioranza? Non dovrebbe decidere il sindaco a seguito di accordi politici favorevoli ad entrambi? Quindi, per esclusione, si potrebbe intendere che la nomina del nuovo assessore con delega al bilancio, sia stata benedetta o addirittura voluta dai consiglieri di maggioranza? O da che tipo di accordi politici? Ed inoltre, la maggioranza, tanto per curiosità, da quali forze politiche è rappresentata in consiglio? Dov’è finito il gruppo misto? Perché esistono capigruppo di gruppi che non esistono più? Tornando a FdI, che tipo di spaccature si sarebbero originate, fra chi? Quali equilibri forzati, visto che il consigliere di FdI trovasi all’opposizione? Mi pare proprio che manchi la luce in fondo al tunnel. Si dovranno attendere altri risvolti?… Speriamo che non siano dei polsini…
Anna Zagara