Corre a Villarosa il covid: 54 contagi, 153 in quarantena e 8 tamponi in attesa di conferma

Villarosa: 54 contagi, 153 in quarantena e altri 8 tamponi molecolari ancora in attesa di conferma. Dunque, la diffusione del Coronavirus corre veloce a Villarosa e il sindaco Giuseppe Fasciana ha chiesto ufficialmente e ottenuto dal presidente della Regione, Nello Musumeci, l’attivazione della “zona rossa” per il suo comune, già in atto dalle ore 14 di ieri. Una decisione presa dal primo cittadino, sentito il parere del Comitato tecnico comunale e del Dipartimento di prevenzione di Enna, considerato che, dai monitoraggi effettuati nell’ultima settimana in collaborazione con l’Asp, è emerso un dato preoccupante in continua crescita su una popolazione di poco meno di 5 mila abitanti. “E’ stata una decisione meditata e sofferta -ha detto il sindaco – perché negli ultimi giorni i contagi sono esplosi e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato lo screening fatto lunedì pomeriggio, dove su 65 – 70 persone esaminate, abbiamo avuto una positività al test rapido di 19 persone. Se si pensa che abbiamo chiuso il 2020 con un solo contagio, tra l’altro di una persona ospedalizzata la quale non aveva avuto nessun contatto con la comunità, oggi quanto sta succedendo mi rammarica, mi rattrista. Onestamente ci eravamo comportati bene e avevamo capito e interpretato qual era la strategia idonea per fronteggiare questa epidemia. Purtroppo, non so come sia successo, ci siamo un po’ lasciati andare tutti in questo periodo di Natale e, nell’arco di una settimana, siamo passati da zero a superare i 50 contagi come se nulla fosse”. Fasciana si è detto molto amareggiato anche sul fatto che allo screening sulla popolazione scolastica di sabato scorso ha risposto appena il 60 per cento. “Era un giorno -ha affermato – destinato alla popolazione scolastica per capire cosa stesse succedendo alla nostra comunità a prescindere dell’apertura della scuola. Una indagine del Dipartimento di prevenzione volta a risalire alle famiglie qualora qualche bambino fosse risultato positivo”. Fasciana ha anche denunciato che “ci sono persone che non parlano con i loro medici di base e che si sono recati a farsi tamponi privati, pensando che le notizie all’Asl, al sindaco o al medico di base non arrivassero per timore di quarantena, di vincoli, obblighi e quant’altro”. “Oggi – ha concluso – è necessario tutelare la salute di tutti e quindi l’invito che faccio è quello di parlare e aprirsi a 360 gradi con i medici di base e capire insieme a loro il da farsi”.

Giacomo Lisacchi