GRAZIE, a chi sa leggere e capire i nostri articoli

In queste ore su Facebook, oltre ai tanti strali (già messi in conto) ma anche privatamente, stiamo ricevendo diversi messaggi di solidarietà. Ovviamente tutti voi vi starete chiedendo del perché di questa solidarietà. Avremmo voluto tacere, perché non ci piace essere vittime, e perché sappiamo che il nostro modo di intendere l’informazione è il pensiero può per certuni apparire scomodo. Abbiamo più volte ricevuto insulti, anche pesanti. Questa volta si è andati un po’ oltre nella pesantezza, ma non vogliamo tediarvi oltre.

Sta di fatto che oggi esprimere liberamente un’opinione diventa quasi una missione kamikaze e mettiamo spesso nel conto di dover affrontare una massa di gente pronta ad attaccarci anche con offese personali Le abbiamo viste tutte, ormai ci dedicano anche le vignette. Questo ci fa capire molte cose: da un lato ci fa capire che siamo sulla strada giusta perché la libertà non è certamente una strada facile e tutta in discesa, altrimenti la percorrerebbero tutti. È molto più facile scodinzolare perché si beccano carezze e croccantini, noi preferiamo girare per il mondo senza chiedere a nessuno il permesso di essere noi stessi. Dall’altro lato capiamo che il clima è molto, tremendamente avvelenato, e il fanatismo, sia esso politico, religioso o, anche in una ambito più leggero, calcistico, genera dei veri e propri mostri.
Rinnoviamo il ringraziamento anche a coloro stanno in silenzio ad ammirare le nostre medaglie guadagnate sul campo. Queste medaglie ci sono date perché facciamo vero servizio per il territorio.