Piazza Armerina, pozzo di villa Garibaldi. Indagini preliminari concluse per il sindaco e un dirigente, udienza il 3 maggio

A quanto pare anche i sindaci piangono. Non è trascorsa una settimana dalla notizia relativa a delle indagini che vedono protagonista il sindaco di Leonforte che se ne aggiunge un’altra, stavolta però il protagonista è il sindaco di Piazza Armerina. La notizia è stata data dal quotidiano La Sicilia, il quale titola: ”Indagini preliminari concluse per il sindaco e dirigente“. Le indagini si riferiscono alla responsabilità dell’amministrazione comunale, a dover per obbligo di legge, provvedere alla bonifica e all’adozione di tutte le misure idonee per ripristinare la salubrità del pozzo che si trova all’interno della Villa Garibaldi. Questo pozzo peraltro, dovrebbe canalizzare l’acqua verso il quartiere Casalotto e non solo. In effetti, diversi sono stati i cittadini  residenti nel quartiere a lamentare il colore paglierino della loro acqua che, tutto è tranne che potabile e purtroppo neanche un bianco frizzante. Questo a quanto pare l’esito delle indagini, sembrerebbe partite d’ufficio, cioè una citazione a giudizio per il sindaco che, per mero caso dei santi, la data dell’udienza ricade proprio il giorno dei festeggiamenti della santa patrona di Piazza Armerina, il 3 di Maggio… altro che albero da cuccagna e rustuti n’campagna. Sarà che il motto del sindaco durante le elezioni era “svegliamoci per sognare”, di certo è che o ancora non è desto del tutto oppure al risveglio si è ritrovato in una selva oscura. Apre con il dissesto dell’ente, sembrerebbe programmato di tutto punto, si continua con delle  indagini da parte della Guardia di Finanza; la Corte dei Conti che denuncia l’utilizzo dello strumento economico finanziario alieno da ogni regola e segnala alla Procura della Repubblica; il settore finanziario in combutta con il segretario, della serie “o io o il segretario”, chissà cosa accadrà; nessun rispetto sulla trasparenza, tutto “occultato”; e per finire, forse… la maggioranza in consiglio sul filo del rasoio dalle richieste dei tre, ma si sussurra di un quarto, consiglieri di FdI i quali oltre ad un programma, specchietto per le allodole, hanno messo sul tavolo le loro richieste, Vox Populi , ”presidenza, assessorato con vice sindacatura”… io avrei aggiunto un listino per le regionali… comunque, quindi presenza nel civico consesso e poi fuga dallo stesso per ogni convocazione, fino a buone nuove. Per assicurarsi PEF e Bilancio riequilibrato, votato in Consiglio, il sindaco dovrebbe accontentare i tre con il rischio di perderne quattro, non considerando anche il fatto che un assessore dovrebbe deporre l’armatura. Ma insomma, alla fine il PEF del 2015 resta in vigore fino alla approvazione di un nuovo PEF ed il Bilancio Riequilibrato, che doveva essere approvato entro i 90 giorni dal decreto Ministeriale relativo al dissesto, nulla ha cambiato e nulla cambierebbe se lo stesso non venisse approvato, proprio perché ampiamente oltre la scadenza prevista. Qual è lo scopo del sindaco che manifesta tanta premura in tal senso?

Anna Zagara