“La didattica a distanza è stata inutile”. Alla proposta di Draghi, risponde “La Federazione Studenti Provincia di Enna”

“La didattica a distanza è stata inutile”, ehh già, in un certo senso sarebbe questo  il messaggio che potrebbe essere codificato dalle parole di Draghi:” bisogna prolungare l’anno scolastico fino al trenta giugno per recuperare i giorni trascorsi  in DAD, e far sì quindi che i nostri ragazzi e insegnanti possano “compensare” con una maggiore presenza a scuola”. Ma che ne sa lui della DAD, di come sia stata svolta sia dai ragazzi che dagli insegnati; che ne sai lui, sempre con tutto il rispetto, delle ore e ore davanti al computer…  l’equivalente della satira della Mannino :” Ci siete? Mi vedete? Mi sentite? Macaluso ma dove sei?…….. Si prof. La vediamo, no prof non la sentiamo, prof. scusi mi si è scollegato…prof. scusi posso andare bagno?…. Macaluso ma c’è bisogno che me lo chiedi? sei a casa tua…..E si potrebbe continuare. A molti è pure piaciuto stare a casa, sia psicologicamente che a livello organizzativo, vuoi che non fai lezione con l’ansia di infettarti anche se ci si attiene a tutte le restrizioni anticovid? Vuoi che fra la pausa  di una lezione e l’altra metti a cuocere il sugo e ti porti avanti?…Ora a parte il babbio e tralasciando quanto sia stato lentamente, quasi in modo impercettibile, drammatico e scompensante, sia psicologicamente quanto fisicamente, la riorganizzazione della  vita di tutti i giorni, dalle relazioni familiari a quelle sociali, per non parlare del nostro Sé, tutti ma proprio tutti,  corpo docenti e non, hanno sempre lavorato ed anche di più di quanto richiede il lavoro in presenza, stessa cosa dicasi per gli studenti, che comunque chi era abituato a studiare lo ha continuato fare, chi non lo era, lo ha continuato a non fare. Mio caro Draghi, pensi piuttosto a partire dall’abc..def…, misure essenziali come: l’individuazione di spazi ampi, anche con il riadattamento delle strutture inutilizzate; potenziamento e riorganizzazione dei trasporti pubblici, così tanto per cominciare; e poi lo inviterei in Sicilia, a giugno, a scuola, in classe, in presenza al 100 % e con la mascherina, così la prossima volta magari, le proposte avranno anche una base empirica. Alla proposta di Draghi, risponde così “ La  Federazione Studenti Provincia di Enna”:

COMUNICATO STAMPA FDS ENNA
Apprendiamo con sommo stupore la proposta del presidente incaricato Mario Draghi di un eventuale prolungamento del calendario scolastico al fine di recuperare le ore ‘perse’ a causa del Covid 19. Tale ipotesi, già presa in considerazione a Dicembre dalla ministra dimissionaria Lucia Azzolina, lascia perplessa l’intera comunità scolastica. Riteniamo irrispettoso da parte del presidente incaricato definire le ore di didattica a distanza ‘perse’. Gli studenti, le studentesse e i docenti tutti hanno continuato a svolgere il loro lavoro nonostante le molte difficoltà causate dalla modalità telematica, modalità che senza dubbio non potrà mai prendere il posto della didattica in presenza ma che comunque è stato l’unico modo per garantire il diritto allo studio anche durante la pandemia. Addossare la colpa di un rientro così tardivo agli studenti lo consideriamo ipocrita da parte di una politica che per decenni ha negato lo stanziamento di fondi e finanziamenti all’istruzione, privando la scuola della linfa vitale necessaria per evolversi e migliorarsi. I problemi già presenti da anni che vedevano come protagonista la scuola, a causa della pandemia si sono aggravati, portando all’esasperazione le colonne portanti della scuola stessa; docenti, alunni, dirigenti scolastici e personale A.T.A. Noi studenti viviamo un momento di crisi che senza alcun dubbio ha segnato per sempre le nostre vite. La pandemia di SARS-CoV2 ha stravolto l’intera società, mettendo in ginocchio l’economia, il settore sanitario, la scuola ma ha anche messo a dura prova la nostra forza, il nostro coraggio e la nostra voglia di far ritornare tutto alla normalità. Lo stravolgimento della quotidianità ha causato dei danni psicologici che ci porteremo dentro di noi per la nostra intera vita, e sicuramente il prolungamento del calendario scolastico non è la soluzione. Chiediamo quindi che il governo entrante si concentri sulle reali cause che hanno portato alla didattica a distanza: il problema dei trasporti, mancati screening sulla popolazione studentesca, l’edilizia scolastica. Pensiamo sia necessario un intervento tempestivo da parte delle istituzioni che porti alla vaccinazione prioritaria per docenti e studenti al fine di garantire un rientro sicuro. Fondamentali inoltre sono i tamponi rapidi per monitorare l’andamento della curva pandemica e un servizio di supporto psicologico gratuito all’interno delle scuole. Nessuna riforma dovrà essere approvata senza un confronto diretto con la rappresentanza studentesca.
Andrea Greco, coordinatore comunale Federazione degli Studenti Enna
-Francesco Paolo Severino, coordinatore comunale Federazione degli Studenti Piazza Armerina
Gaetano Livolsi, coordinatore comunale Federazione degli Studenti Leonforte
Mattia Longhitano, coordinatore comunale Federazione degli Studenti Calascibetta
Edoardo Napoli, coordinatore comunale Federazione degli Studenti Regalbuto

 

Anna Zagara