Il Glorioso Armando, sindaco di Nissoria, ha revocato -sine die- il mandato a tre assessori su quattro

Il Glorioso Armando, sindaco di Nissoria, ha revocato -sine die- il mandato a tre assessori su quattro, lasciando la giunta casalota con il solo Fantino, tecnico di fiducia del primo cittadino. Troppe cose da fare: zona artigianale, piano regolatore, concorsi, pista automobilistica, palasport, tre parcheggi, strade, illuminazione, allargamento cimiteriale con piazzale antistante, ampliamento casa protetta, messa in funzione degli impianti sportivi e la croce. La croce di cinquanta metri, la terza più alta al mondo che servirà da monito ai non cristiani e da faro agli altri. Orde di credenti correranno a venerarla e l’intero entro terra siculo ne trarrà beneficio e visibilità. Il sindaco ha ringraziato gli assessori dimissionati e invitato alla serenità le diverse componenti per il raggiungimento di un equilibrato accordo in tema con il cencelliano governo Draghi. In che modo gli assessori uscenti ostacolassero la realizzazione dei progetti migliorativi per l’intera comunità ennese non è dato sapere e chi li sostituirà neppure. Potrebbe il sindaco avocare a sé tutte le incombenze amministrative e del resto essere multitasking è una fra le sue innumerevoli doti. Basterà quest’ultimo anno di seconda amministrazione Glorioso a realizzare quanto elencato sopra? E cosa, a ora, è stato fatto? Domandiamo certi di una risposta per interposta testata e auguriamo a Nissoria ogni bene possibile.

Gabriella Grasso