
Giuseppa Cocilovo, nata a Leonforte il 23 febbraio del 1921 compirà 100 anni domani. Auguri. Giuseppina conciliò la vita di mamma di cinque figli con quella di “putiara” gestendo un alimentare che della filiera corta aveva fatto commercio. Il marito di Giuseppina era contadino e lei vendeva i frutti dei campi alle altre donne del paese, condividendo con loro fatiche, dolori e speranze. Giuseppina è oggi nonna e bisnonna conta infatti 15 nipoti e 21 pronipoti, ai quali dispensa con lucidità e leggerezza insegnamenti infarciti di aneddoti e curiosità. A cento anni, Giuseppina è ancora “firrigna” cioè attiva e dinamica. E’ lei il centro della famiglia, e lei che smorza e smussa ed è sempre lei che predica la felicità ad ogni costo contro ogni pregiudizio e chiacchiera di paese. I nipoti amano ricordare il suo motto: ” ‘na terra po’ fari ‘na casa, ‘na casa nun po’ fari ‘na terra” perché la terra può sfamare e lei anche con il pancione la lavorò pur di affiancare il marito col quale erano “un sicchiu e la corda” nonostante le divergenze di credo: lei, pia e timorata di Dio e lui fiero comunista con la passione per San Giuseppe, il santo dei lavoratori. Giuseppina ricordava la forza del marito e l’intelligenza dell’uomo che per aiutarla, impastava il pane prima di andare ad arare la terra. Chi ha vissuto nelle zone di piazza Europa la conosce, intere generazioni di bambini e ragazzini hanno mangiato panini, gazzose e caramelle spesso regalate dalla zia Pina.
Auguri Giuseppina. Auguri a lei che ha visto le brutture della guerra e della fame e che non ha mai smesso di credere nel futuro.
Gabriella Grasso

