E’ l’avvocato Piero Patti il nuovo presidente dell’Ente Parco Floristella – Grottacalda

Valguarnera. Nominato dal governatore della Regione Musumeci il nuovo presidente dell’Ente Parco Floristella – Grottacalda. Si tratta dell’avvocato Piero Patti, professionista abbastanza conosciuto in provincia, in quota al centro destra. Con questa nomina si porrà probabilmente fine ad una lunga sfilza di commissariamenti che nel tempo hanno depauperato l’Ente Parco sotto il profilo turistico e economico. Il nuovo presidente nominato da Musumeci, su segnalazione dell’Assessore dei beni culturali, durerà in carica 5 anni e può essere riconfermato una sola volta. Ma la Governance non è però ancora al completo per poter operare, se prima non si procede ad un’altra nomina. Il nuovo Statuto dell’ente Parco approvato con decreto del Presidente della regione del 7 agosto 2020, prevede infatti che la Governance sia composta da tre componenti, due nominati dalla Regione ed uno dai sindaci del comprensorio, ovverossia Enna, Valguarnera, Piazza Armerina ed Aidone. Mentre Musumeci ha già provveduto alla nomina della figura apicale, manca tuttavia quella di pertinenza dell’Assessore dei beni culturali, considerato che l’assemblea dei quattro sindaci interessati hanno provveduto nei mesi scorsi a designare il proprio, conferendo l’investitura al primo cittadino di Valguarnera Francesca Draià. Quindi affinché l’Ente possa esercitare la pienezza dei propri poteri manca ancora la nomina del componente di pertinenza regionale. Certamente sono molti i compiti che attendono il neo presidente, primo fra tutti di recuperare in fretta il tempo perduto, alla luce del fatto che da quando manca una vera governance sembra svuotato di contenuti sociali e culturali. Si auspica che si capisca una volta per tutte che l’Ente Parco Floristella, se saputo gestire, rappresenta veramente un importante volano per la fragile economia della zona. I presupposti ci sono tutti non solo per la bellezza del luogo, ma anche perché trovasi lungo il percorso che conduce ad Aidone ove è esposta la Venere di Morgantina e  Piazza Armerina con la famosa Villa del Casale. E proprio al centro di questo distretto turistico si trova questo importante Parco Minerario, un Museo en plain air da salvaguardare e potenziare. Ventisettemila metri quadrati da gestire con una costante presenza e impegno (sperando che non manchi) per rendere fruibile in modo sempre più approfondito l’intera area.

Il Parco che si estende su un’area di 400 ettari è infatti tra i migliori siti di archeologia industriale esistente in Europa. Con le sue miniere di zolfo dismesse e le sue bellezze paesaggistiche rappresenta per la provincia di Enna una grossa opportunità  di sviluppo. Recentemente è stato valutato dall’Unesco tra i primi 10 geoparchi in assoluto e secondo gli esperti, potrebbe diventare uno dei migliori musei di archeologia industriale del meridione, che potrebbe attrarre decine di migliaia di turisti.

Rino Caltagirone