Il Governatore Musumeci in visita ad Aidone

Aidone. Una serie di richieste al governatore della Sicilia Nello Musumeci, da parte dei massimi vertici comunali nell’incontro istituzionale al quale hanno partecipato autorità civili e militari. Gratitudine è stata manifestata da Musumeci per la comunità aidonese alla quale si sente legato avendo iniziato la sua lunga carriera politica proprio da questo territorio. Il presidente del consiglio comunale Filippo Curìa ha invitato Musumeci, suo grande amico, ad attenzionare diverse problematiche territoriali quali: la viabilità statale, provinciale e, in particolar modo, quella rurale, che danneggia agricoltori e allevatori e tante aziende; il problema della stabilizzazione dei lavoratori della forestale, quello del caro bolletta e della qualità dell’acqua, l’importanza dell’istituzione delle zone montane franche (attualmente all’attenzione del governo nazionale); l’assenza di una necessaria valorizzazione del sito archeologico di Morgantina e del museo di Aidone oltre alle difficoltà di apertura dei due siti nel periodo estivo. Altre criticità sono state evidenziate dal sindaco Nuccio Chiarenza, tra cui la perdita dell’autonomia dell’istituto comprensivo statale Cordova-Capuana, il problema degli Argenti, già attenzionato all’assessore regionale Samonà, e l’utilizzo dell’ex chiesa di San Vincenzo Ferreri che il Comune ha acquisito in comodato d’uso dalla Prefettura. Musumeci ha aperto il suo intervento ponendo l’accento sulla grande crisi che in questo momento attraversa la politica. Una politica a cui nessuno crede più, demotivante per i giovani che non hanno precisi riferimenti.

Una politica che non deve essere la scorciatoia per non fare la fila, ma servizio alla collettività. Ha dato massima disponibilità ad Aidone, città con un passato di cui si deve essere orgogliosi; la città di Cordova, della Venere, con un’importante tradizione linguistica assicurando così che Aidone sarà inserita come tappa all’interno di un circuito turistico. Sul problema delle strade, nello specificare la non competenza della Regione riguardo le strade statali e provinciali, Musumeci, sulle strade rurali, ha palesato la possibilità di attingere a 70 milioni di euro creando un’associazione di proprietà. Rispondendo poi al problema del lavoro dei forestali, Musumeci ha spiegato che non è possibile stabilizzare 28 mila operai. “Non lo vuole lo Stato -ha detto- non lo possiamo fare noi, ma stiamo portando avanti una riforma affinchè i forestali possano lavorare quanto più possibile nell’anno”. Riguardo alla criticità dell’acqua in provincia di Enna ha annunciato la creazione di un osservatorio con il compito anche di riqualificare alcune reti idriche. Non è mancato anche il riferimento alla pandemia e alle varie iniziative prese dal governo regionale per frenare il diffondersi del virus. L’attuale collocazione della Sicilia in fascia gialla “ma pronti a chiudere tutto in presenza di tre, quattro focolai – ha detto Musumeci- la salute al primo posto”.