Ance Enna: “dopo occasione persa dai nostri Comuni sui fondi per dissesto idrogeologico, ci aspettiamo una decisa inversione di rotta”

Ance Enna: “Dopo l’occasione persa dai nostri Comuni sui fondi per il dissesto idrogeologico, ci aspettiamo una decisa inversione di rotta”.

“Il Governo ha diffuso il DPCM 21 gennaio 2021 (in Gazzetta Ufficiale il 6 marzo) per “l’assegnazione ai comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”
Il provvedimento consentirà ai Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti ed ai capoluoghi di provincia di candidare interventi per la rigenerazione urbana (uno o più progetti integrati) volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, che non siano integralmente finanziati da altri soggetti pubblici e/o privati, nel limite massimo di: 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti e di 20.000.000 di euro per i comuni capoluogo di provincia .
Per l’ennese l’occasione è ghiotta solo per i Comuni di Enna e di Piazza Armerina, essendo gli unici con i parametri demografici richiesti. I contributi sono concessi per singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, volti a ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Entro e non oltre 30 giorni sarà diffuso il modello digitale di presentazione della domanda con il quale i comuni potranno richiedere i contributi”

Le nostre piccole cittadine hanno ampie aree di degrado sociale, abitativo, e infrastrutturale. L’occasione non può essere persa così com’è avvenuto per i fondi contro il dissesto idrogeologico. Occorre che in questo mese siano predisposti tutti gli atti necessari e confidiamo sulla capacità delle tecnostrutture di dare impulso all’iniziativa”.
Ecco, infatti, si confida sulla capacità, sarebbe veramente insensato fare in modo che  questa “manna” vada sprecata, anche perché non cade dal cielo è un prodotto tipico siciliano,  è riconosciuto e rientra nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali stilato dal ministero delle politiche agricole e foresta, ma forse ancora qualcuno crede alla caduta dal cielo.

Anna Zagara