Troina: vaccinati tutti gli ospiti della comunità Santa Maria degli Angeli, padre Piergiovanni Sanfilippo ringrazia Asp

Troina. E’ stato somministrato il vaccino ai 40 ospiti e 12 operatori della comunità Santa Maria degli Angeli nel convento dei padri cappuccini. A somministrare il vaccino è stato il gruppo dell’Asp di Enna coordinato dalla dottoressa Lia Murè di cui fanno parte i due medici anestesisti Nello Savoca e Paolo Alaimo e gli infermieri Donatella Bellomo, Lucio Piano Giuseppe Giadone, Piera La Paglia e Franco Scaduto. La comunità Santa Maria degli Angeli è, per le persone che vivono in condizioni di disagio economico e sociale, un luogo dove trovano sostegno e cura. E’ un sorta di ultima spiaggia per quanti si ritrovano in una situazione di estrema difficoltà per le più disparate e dolorose, e a volte anche drammatiche, vicissitudini della vita. E’ un luogo dove respirano un po’ di pace e serenità. La comunità è una delle quattro strutture residenziali dove in questa pandemia non ci sono stati contagiati perché sono state adottate tempestivamente tutte le misure per mettere al riparo dal contagio ospiti ed operatori. Nelle altre strutture sono ospitati anziani. A istituire e a gestire la comunità Santa Maria degli Angeli, con il consenso dei suoi superiori, è padre Piergiovanni Sanfilippo, un mite cappuccino francescano, che interpreta alla lettera e pratica concretamente il messaggio evangelico di aiutare il prossimo che ha bisogno senza fare distinzioni. Sanfilippo ha parole di apprezzamento e di gratitudine per quello che ha fatto l’Asp di Enna per la comunità: “Desidero ringraziare a nome di tutti il direttore generale dott. Iudica e il coordinamento Usca. Sono stati meravigliosi!”. La vaccinazione è stata fatta nella chiesa del convento per ragioni di spazio. Questo, però, non deve fare meraviglia per i motivi che ci ha spiegato Sanfilippo: “Durante la vaccinazione mi sono ricordato delle parole del Papa, nel loro senso materiale, simbolico e profetico”. Ecco le parole di Papa Francesco che ricorda Sanfilippo: “Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso”.

Silvano Privitera