L’Asp di Enna si dota del fondo di welfare aziendale: è tra le prime in Italia nel settore della sanità a farlo

L’Azienda sanitaria provinciale di Enna garantirà assistenza ai propri dipendenti da un punto di vista economico in caso affrontino un momento di difficoltà o, semplicemente, una fase della propria vita che richieda impegni economici extra.

Questo sarà possibile grazie all’approvazione all’unanimità, sia delle sigle sindacali del comparto che quelle della dirigenza, del regolamento di gestione del fondo di welfare aziendale, il primo in Sicilia approvato in un’azienda sanitaria e tra i pochissimi in Italia.
Apprezzamento per l’importante risultato è stato espresso dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Francesco Iudica oltre che dai rappresentanti delle sigle di categoria che hanno concorso al raggiungimento di questo importante obiettivo.

Ma cosa è, nel dettaglio, il fondo del welfare aziendale?
Si tratta di risorse che vengono destinate a iniziative finalizzate “alla creazione di un ambiente di lavoro migliore e sempre più attento ad un buon bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata, allo sviluppo del capitale umano e alla crescita del senso di appartenenza, attraverso un insieme di iniziative volte ad incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia e a tutelarli dalla fragilità”.
In sostanza i lavoratori, grazie a questo fondo, potranno ricevere dei sussidi (mille euro in caso della nascita di un figlio, o di un matrimonio o unione civile – sia proprio che di uno dei figli a carico -; 10mila euro al coniuge del dipendente che sia deceduto senza avere maturato il diritto alla pensione), rimborsi (tasse universitarie per la prima laurea di un dipendente o del figlio; costo di asili nido, baby sitting ed assistenza ad un solo genitore anziano non titolari di indennità di accompagnamento; compartecipazione agli interessi per l’acquisto della prima casa; spese sanitarie ecc), promozioni del merito (bonus per il diploma di un dipendente e per la prima laurea di un lavoratore o del figlio, anche se i dipendenti dovessero essere deceduti) e prestiti per “comprovate e sopravvenute necessità per eventi gravi”. Le somme verranno scalate dagli stipendi in modo automatico fino a 13 mesi.

foto delle parti coinvolte nell’approvazione del piano