Piazza Armerina. Gli amici intimi di Platone

Nel Politico, opera di Platone, Platone appunto, indica quali devono essere le caratteristiche del politico, ossia del governante della città: scienza politica diventa “arte della misura” in cui il governante deve essere un “abile tessitore”, senza prendere come esempio Penelope, abile a tal punto da saper intrecciare i diversi elementi di cui è composta la città nella “giusta misura”.
Il filosofo inoltre, espone i sei diversi tipi di costituzione; “i primi tre rispettosi delle leggi, buoni, e i secondi tre derivati dalla violazione delle leggi, cattivi”. Pur tuttavia, in questo discorso, il filosofo pensa ancora che il buon politico non abbia bisogno di leggi perché consigliato dall’arte della misura. Le costituzioni buone sono: la monarchia, l’aristocrazia e la democrazia; mentre quelle cattive sono: la tirannide, l’oligarchia e sempre la democrazia. Da notare che per questa ultima, cioè la democrazia, Platone assegna lo stesso nome sia che si tratti della buona sia che si tratti della cattiva forma di governo riponendo però troppa importanza nella monarchia e di come questa sia una condizione necessaria in un buon governo. Un esempio concreto di ciò, potrebbe essere la governance della città dei mosaici, chissà chi avrà una enciclopedia completa su Platone la politica e le leggi. Una forma di governo corretta, dovrebbe comprendere un ristretto gruppo di persone competenti delegate ad amministrare la comunità, rispettando il vero potere decisionale che è del popolo, il quale democraticamente elegge tutti i suoi rappresentanti. Tutto ciò, a dire dal popolo piazzese è “utopia”, quanto sta accadendo, ormai da qualche anno a questa parte in questa città, ne è la prova. Un progetto di una piazza della città, oggetto di un rinnovamento che nulla ha a che vedere con l’antichità, non all’interno di una programmazione ma con un progetto già esecutivo, con un finanziamento che non ha scadenza ma in scadenza, non sembrerebbe aver odore di campagna elettorale? La stessa, verrebbe ad essere aperta a novembre prossimo, ma subirà un’anticipazione che vedrà come oggetto l’inaugurazione del muro del Carmine, opera con inizio lavori il 15 Febbraio c.a. e fine lavori l’indomani della pasquetta prossima. Utopia anche questa, peraltro si vocifera che il non inizio, determinerebbe la perdita del finanziamento, la possibilità di nuovo progetto, nuovo direttore dei lavori e nuovo finanziamento, quindi studiato a tavolino…. di qualcuno. Che tipi di costituzione verrebbero così applicate nella nostra “fu meravigliosa” città? I primi tre, rispettosi delle leggi, buoni, o i secondi tre, derivati dalla violazione delle leggi, cattivi”? Ma tanto, non frega a nessuno….

Anna Zagara