Calascibetta: chiuse tutte le scuole e il covid avanza, così come le polemiche politiche

Calascibetta. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, applicando l’articolo 43 del Dpcm dello scorso 2 marzo, e a seguito del report settimanale del Dipartimento regionale Asoe, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel comune di Calascibetta. In classe si dovrebbe ritornare dopo le vacanze pasquali. L’ordinanza di Musumeci sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 29 marzo, ma il sindaco, Piero Capizzi, nel tardo pomerigio di ieri, facendo seguito all’aggravarsi del rischio di diffusività della pandemia, accertato dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Enna, con propria ordinanza indicibile e urgente ha ordinato la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole a partire da oggi sino al 31 marzo. I dati di ieri sera parlavano di 19 positivi e 55 soggetti in quarantena fiduciaria. Attivato nuovamente il C.O.C (Centro operativo comunale di Protezione civile) a disposizione della cittadinanza, la quale, per richieste o esigenze, potrà telefonare ai seguenti numeri: 0935/33936 oppure 339/1578623. La preoccupazione, tra gli xibetani, era esplosa nei giorni scorsi, soprattutto per i sei casi di positività al Covid registrati tra gli alunni della scuola primaria plesso “G.Verga”. Un caso era emerso anche nel plesso di scuola secondaria di primo grado. Per tre giorni però, dal 22 al 24 marzo, i plessi scolastici sono rimasti vuoti, per paura i genitori hanno preferito tenere i figli in casa (in Dad solo le due classi in quarantena, ossia una quinta della scuola primaria e una prima della scuola secondaria di primo grado). Ieri sera infine la decisione del sindaco di chiudere tutte le scuole supportata dai dati dell’Asp di Enna che nella mattinata aveva mandato il report al Dipartimento regionale Asoe. Infatti, gli esiti arrivati del molecolare effettuato ai genitori dei ragazzi contagiati, purtroppo, non sono stati confortanti, perchè diverse sono risultate le famiglie con più componenti contagiati. Questo è quanto accaduto dal punto di vista sanitario mentre dal fronte politico si registrano accuse senza distinzione di colpi. Se da un lato, domenica scorsa, l’Amministrazione comunale aveva chiesto lumi riguardo la chiusura delle scuole al Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Enna, il quale, in serata, aveva risposto che le condizioni per chiuderle non c’erano, dall’altro la Civica “Valorizziamo Calascibetta e Cacchiamo”, con il suo candidato a sindaco Carmelo Lo Vetri, aveva accusato il governo cittadino e spiegato che il primo cittadino, visto l’avanzare del covid, avrebbe dovuto emanare una immediata ordinanza di chiusura delle scuole al fine di “prevenzione epidemiologica”. Così la polemica continua a infuriare sui social in un momento in cui la comunità xibetana, come aveva anche sottolineato la dirigente scolastica, Maria Concetta Messina, “dovrebbe essere unita e fare squadra”. Invece, come spesso accade, la politica torna a dividere l’opinione pubblica.

Francesco Librizzi