Usura, sequestrati 5 milioni di beni all’imprenditore Ettore Forno di Leonforte

La Procura di Caltanissetta indagava da oltre 10 anni sull’uomo, che già nel 2017 era stato condannato in primo grado per usura.
La Dia ha dato disposizione ad un provvedimento della Sezione misure di prevenzione emesso dal tribunale di Caltanissetta a carico del 53enne imprenditore Ettore Forno, ritenuto socialmente pericoloso dagli inquirenti e con precedenti penali. Lo riferisce quest’oggi il Giornale di Sicilia.
A Forno, contro il quale l’ipotesi di reato formulata è quella di usura, sono stati sequestrati beni immobili e una società per un valore complessivo pari a 5 milioni di euro.

/>Già condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi di reclusione nel 2017, l’imprenditore 53enne si è visto sequestrare nel complesso l’intero capitale sociale e rilevanti quote di partecipazioni di 11 società e una ditta individuale, tra cui un bar-ristorante all’interno del centro commerciale outlet di Agira, e imprese dei settori dell’estrazione di inerti e della produzione di calcestruzzo, della costruzione di edifici residenziali, del commercio di apparecchiature telefoniche, della gestione di sale giochi e della ristorazione, nonché 17 beni immobili, compresa una lussuosa villa con piscina a Nissoria, diversi terreni nell’area commerciale di Catania, e numerosi rapporti bancari e polizze assicurative.

Il provvedimento arriva al termine di indagine avviate nel 2010, e che hanno messo in luce una grande sproporzione tra il tenore di vita del Forno e il suo patrimonio posseduto, in confronto a quanto da questi dichiarato di fronte al fisco. Rispetto a questo quadro accusatorio, gli inquirenti hanno però fatto emergere una fitta rete di reati legati all’usura, perpetrati anche grazie alla complicità nell’ambito della criminalità ennese.

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