Ad essere indagati per «minaccia aggravata», grazie all’utilizzo di sofisticate tecniche investigative telematiche messe in campo dai Carabinieri del Nas sotto il coordinamento della Procura capitolina, sono quattro italiani, di età compresa tra i 35 e i 55 anni, residenti nel torinese, cagliaritano, varesotto ed ennese, alcuni con precedenti di polizia analoghi al reato ora contestato, celati dietro indirizzi e-mail gestiti da server ubicati in Paesi extra-europei.
Nel corso delle perquisizioni, condotte con il supporto dei Carabinieri dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità e dei reparti dell’Arma territorialmente competenti, sono stati sequestrati i dispositivi elettronici in uso agli indagati, sui quali verranno avviati i relativi approfondimenti e accertamenti tecnici volti anche a rilevare eventuali collegamenti con altre persone o gruppi.