25 Aprile. Ricordiamo i nostri partigiani, ad Enna PD commemora Pompeo Colajanni, a Leonforte Salvatore Grillo

In occasione del 25 Aprile, l’ANPI Nazionale ha promosso l’iniziativa “Strade di Liberazione”. L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha invitato tutti i cittadini italiani a deporre un fiore sotto lapidi, cippi e targhe degli antifascisti morti per la libertà, la democrazia e la giustizia. Democrazia, libertà e giustizia sociale non sono mai date una volta per sempre e non basta difenderle bisogna espanderle, ha detto il Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo. A Enna il Partito Democratico commemorerà Pompeo Colajanni. Nato a Caltanissetta il 4 gennaio 1906 e morto a Palermo nel 1987, Pompeo Colajanni, comandante Nicola Barbato fu partigiano e contribuì alla liberazione dell’Italia dai nazifascisti e al riscatto della Sicilia. Il Segretario regionale del PD, Anthony Barbagallo, deporrà un fiore sulla tomba di Pompeo Colajanni in memoria e in onore di chi è caduto per la libertà; in ricordo della lotta per la democrazia e, per ribadire, ancora una volta, che il fascismo è un reato.

A Leonforte piazza Grillo porta il nome di un partigiano: Salvatore Grillo nome di battaglia “SUD”. Nato a Leonforte il 19 Aprile del 1923 meritò la medaglia d’argento alla memoria per il valor militare. Cadde il 4 novembre del 1944 alle pendici del Monte Rosso, Verbania. A lui Leonforte dedicò un busto e una piazza, ma altri resistenti meriterebbero lo stesso onore: Basilio Vincenzo Rosano , partigiano combattente e medaglia d’argento al valor militare, morto a Roma Tiburtina il 5 giugno 1944 e ancora ricordiamo Paolo Scardino, Salvatore Chiavetta, Giovanni Santangelo, Pietro Ratto, Adolfo Longo detto “Nicoletti”, Benedetto La Marca nome di battaglia “Marini”, Giovanni Trovati monarchico e antifascista, Salvatore Chiaramonte e Gaetano Caravaglio. La Resistenza, toponomasticamente celebrata a Leonforte con una via principale, ebbe molti meridionali che consapevolmente scelsero di lottare lontano dalle loro terre e per la loro Patria. Fra i leonfortesi che fecero la Resistenza vanno ricordati anche Ninì Mancuso, Nino Rindone e Francesco Rosano. C’è un leonfortese anche fra le 335 vittime delle Fosse Ardeatine, Nunzio Rindone. Nunzio Rindone è stato sepolto nel sarcofago n°13 del mausoleo romano.

In questa occasione si vuole ricordare il centenario, attualmente in vita, il partigiano Giuseppe Piazza nato ad Enna il 14 settembre 192O. Partito per il servizio militare l’11-3-1940, destinato ad Alba (Cuneo), al Centro Addestramento militare, scoppiata la guerra, il 10 marzo 194O, si trova in zona operazione al confine Italo-Francese dall’11-6-1940, sul Monte Bianco, riportando il congelamento di primo grado ai piedi. Dal 19 novembre 1940 al 23 aprile 1941 viene trasferito al fronte greco-albanese (Durazzo). Rientrato in Italia viene ricoverato nell’Ospedale di Siena. Viene inviato a casa in convalescenza per un mese. Rientrato ad Alba, fu inviato nel fronte russo nella zona del fiume Don dal 19 luglio 1942 al 21 gennaio 1943. Ferito alla gamba sinistra, fu ricoverato nell’ospedale militare da campo per medicazioni. Rientrato in Italia a Roma, fu ricoverato nell’ospedale militare e dopo 3 mesi di convalescenza rientrò ad Alba nel mese di giugno 1943. Da Alba fu inviato a Sesto S. Giovanni (Milano) dal giugno 1943 a settembre 1943. Mentre si trovava a Sesto S. Giovanni aderì nelle formazioni partigiane fino al 20-9-1945, nella zona di Cuneo nel confine con la Francia. Medaglia d’oro di Benemerenza concessa dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra conferita nell’anno 1992. Decorazioni al valor militare: tre Croci di guerra per meriti. Insignito di Cavaliere dell’Ordine della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Italiana il 2-6-1993. Il 25 aprile del 2016 gli fu conferita la medaglia ricordo di partigiano grazie all’interessamento del Comitato promotore per i diritti dei cittadini.