Leonforte crisi politica parla ex Assessore e l’opposizione rompe silenzio chiedendo sfiducia Sindaco

Il dott. Angelo Calì, ex assessore dell’amministrazione Barbera, rompe il silenzio sull’affaire Campione

 Dott. Calì lei fu fortemente voluto dall’attuale sindaco e  per le  competenze e per il desiderio di fare il bene del paese. Dopo pochi mesi però questo sentimento mutò e lei venne defenestrato per sopraggiunte incompatibilità. Il sindaco non ha mai accettato di  confrontarsi  nonostante le sue insistenze e mai ha chiarito le ragioni reali dell’ allontanamento. Oggi, dopo dimissioni e nuove nomine, ci troviamo a ragionare di opportunità politiche e di indagini ancora in corso che arrecano grave imbarazzo a tutta la cittadinanza. Il dott. Campione ha rinunciato alla carica di vice sindaco e di  consigliere nonostante i  meriti e i successi conseguiti.  

L’attuale amministrazione comunale si vanta di avere “avuto il coraggio di dichiarare il dissesto finanziario dell’ente…..” E’ un vanto? Io e tutta l’opinione pubblica ci saremmo aspettati una lunga disamina di opere pubbliche progettate, finanziate e realizzate; azioni concrete nel campo della tutela e salvaguardia dell’operatività del nosocomio locale, della riduzione delle tariffe idriche oltre che interventi nel campo dell’economia locale (agricoltura, commercio, artigianato, etc.). La cittadinanza (me compreso), non riesce ad individuarne alcuna”.

Si parla di “accanimento politico” nei confronti dell’attuale amministrazione, ma da parte di chi? Non risulta che l’opposizione abbia fatto  alcuna azione di delegittimazione dell’azione politica ed amministrativa di chi oggi governa la nostra città”.

 

Le è chiara la ragione delle dimissioni?

Si fa un intenso parlare di dimissioni legate alla necessità di svolgere al meglio l’attività professionale, dichiarazione questa che si scontra con le notizie stampa che fanno palesare indagini della magistratura per reati contro la pubblica amministrazione. E’ pleonastico chiedersi qual è la realtà dei fatti?

 

Avrebbe voluto leggere una dichiarazione del sindaco in merito a questi fatti?

Il sindaco, anziché parlare di processi celebrati nella “Suprema corte di facebook”, farebbe bene ad intervenire (anziché disertare, ormai da lungo tempo) nelle sedi istituzionalmente preposte per il dibattito politico (le sedute del Consiglio comunale) per chiarire ciò che sta realmente accadendo.

Da cittadino, nella consapevolezza che quello che oggi si sta verificando (indagini, indagati, polizia giudiziaria spesso presente negli uffici comunali, etc) circostanze mai verificatesi nel passato e che sta gettando un alone di illecita gestione della cosa pubblica, fatti questi, che mi fanno pensare e stare male.

Tutto ciò alimenta il desiderio di conoscere e diventa normale porsi delle domande.

– Cosa ha fatto o sta facendo l’opposizione consiliare e/o partitica per chiedere un chiarimento dei fatti descritti dalla cronaca e mormorati nelle vie e piazze cittadine?

– Perchè non interviene in prima persona nelle sedi istituzionali il sindaco a chiarire (per quanto permesso dalla necessaria riservatezza delle indagini giudiziarie) i reali fatti e le circostanze?

– Perchè non viene chiarito se risultano coinvolti funzionari comunali ed in tale precisa circostanza quali provvedimenti sono stati presi nei confronti degli stessi nell’osservanza della normative e delle linee guida dell’autorità nazionale anticorruzione?

 

Il paese sembra indifferente quasi rassegnato o in realtà mormora intimidito? Su Facebook un cittadino è stato malamente tacitato, quasi intimidito. Questo clima impedisce ogni azione critica a suo parere?

Leonforte grida: “si faccia subito chiarezza sui fatti”, in modo da riabilitare l’onestà e la capacità della classe dirigente locale. Agli organi istituzionali e politici la parola.

 

Gabriella Grasso

 

Il testo della lettera dell’opposizione al Consiglio comunale:


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redazione-vivienna