Strade provinciali del nord della provincia di Enna sempre fermi

Enna. I lavori, affidati dall’ex Provincia, per la messa in sicurezza della direttrice provinciale che collega Troina all’autostrada Palermo-Catania, passando per Gagliano, sotto Agira e per raggiungere lo svincolo dell’A19 continuano ad essere fermi rendendo la viabilità difficile e pericolosa.
Si tratta di una strada importante per gli automobilisti, che la percorrono giornalmente per andare a lavoro, sono costretti ad autentiche gimkane tra dossi naturali, avvallamenti, cunette terreno smottato: sostanzialmente una vera e propria trappola per le auto. Un intervento concreto, che avrebbe dovuto vedere la fine per l’11 febbraio 2021 – secondo quanto si legge dal cartello che sta ancora lì, quasi in maniera beffarda, a indicare una data ampiamente scavallata – è stato compiuto solo in parte. Alcuni ipotizzano un completamento di gran lunga inferiore alla metà.
Questo tratto riguarda i “lavori per la messa in sicurezza della direttrice stradale costituita dalle strade provinciali 34, 100, 22, 21, 21 bis, congiungente Troina (34) e Gagliano Castelferrato (22), sedi di attività produttive e di presidi sanitari, turismo religioso con lo svincolo autostradale Agira dell’A19. La stazione appaltante è il Libero Consorzio Comunale. I lavori furono consegnati il 22 ottobre 2020.
Questi lavori, va aggiunto inoltre, riguardano il tratto viario esistente su una lunga direttrice di provinciali. Ma nel percorso c’è pure quell’eterna incompiuta che è il ponte tra Gagliano e Agira, battezzato da alcuni “ponte dei sospiri” perchè progettato da decenni e rimasto lì come un monumento illustratore di una vecchia Sicilia dei lavori senza fine. Di questo argomento il mese scorso si è parlato in Prefettura. Il Commissario del Libero Consorzio, in quella sede, disse: “Per il Ponte di Gagliano è stata avviata una nuova fase di progettazione”.
“Ho chiesto espressamente se il ponte va demolito – commentò a margine del vertice a cui ha partecipato il sindaco di Gagliano, Salvatore Zappulla – Mi hanno risposto di no. Ho ribadito che trovo legittimo far sapere a tutti cosa realmente ha impedito, ad oggi, la realizzazione dell’opera, non per essere giustizialisti ma per essere corretti agli occhi della gente, costretta a percorrere una strada che offende dignità e civiltà. L’assessore Falcone ha preso precisi impegni. Il Prefetto, che ringrazio per l’interessamento, ha assicurato costante attenzione nella speranza di dare una spinta concreta alla realizzazione di strade che hanno la loro importanza per l’economia e il turismo della zona”.